Napoli – Ancora alta tensione alla Ctp. I sindacalisti dell’Usb hanno appena occupato, per la seconda volta nel giro di appena nove giorni, gli uffici della direzione di Arzano. Nel mirino della protesta i tagli del 30 per cento al chilometraggio del servizio.
A spiegare gli ulteriori dettagli dell’iniziativa è Giuseppe Ferruzzi, componente del coordinamento provinciale dell’Usb e dipendente dell’azienda di trasporto pubblico che fa capo all’ex Provincia: «Siamo di nuovo qui a far sentire la nostra voce per via delle mancate convocazioni delle parti sociali, nonostante l’intervento del prefetto e la disponibilità mostrata da parte nostra a discutere del problema. Non solo, in bilico ci sono anche i diritti, sempre più negati, ai lavoratori, come la mancata erogazione dei ticket arretrati, il mancato versamento delle quote trattenute dall’azienda del fondo Priamo e non versate da due anni. Per le quote delle finanziarie, per le quote sindacali e molto altro ancora».
Insomma, la vertenza rischia di divampare da un momento all’altro: «Siamo preoccupati e disorientati – aggiunge Ferruzzi – dal modo di agire da parte dei dirigenti e dei politici della Città Metropolitana. Noi come Usb diciamo basta e chiediamo al sindaco Luigi de Magistris una risposta seria e decisiva sul futuro della Ctp. È in atto in questo momento una visita dell’ente Tuv che verifica la situazione aziendale rispetto alle procedure applicate e rispetto all’applicazione e alla legalità dei diritti dei lavoratori. Siamo pronti a rivolgerci all’Ente con tanto di denuncia formale».
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