Napoli – Trasporto pubblico locale sull’orlo del crac, la misura è quasi colma. Lo sanno fin troppo bene ii lavoratori della Ctp, che da circa un’ora sono in presidio davanti all’ingresso della Città Metropolitana di Napoli, a piazza Matteotti, in attesa del riconoscimento delle indicizzazioni, l’atto definitivo che vedrebbe la risoluzione della crisi economicofinanziaria, con il conseguente rilancio dell’azienda di proprietà dell’ex Provincia.
Il sit-in è scattato intorno a mezzogiorno. I manifestanti hanno fatto sentire la propria voce rallentando la viabilità, pur senza mai congestionarla del tutto, e lanciando slogan di protesta all’indirizzo del sindaco metropolitano Luigi de Magistris. In strada sono stati esposti anche diversi manifesti. Insomma, i lavoratori della Ctp, da mesi senza stipendio, sono ormai sull’orlo dell’esasperazione. E la tensione sociale cresce a vista d’occhio giorno dopo giorno. Appena tre giorni il servizio Ctp era andato in stallo, con i bus rimasti nei tre depositi di Arzano, Teverola e Pozzuoli. «Gli stipendi ai lavoratori non sono stati pagati – ha spiegato il sindacato Usb – e nemmeno si sa quando verranno pagati. Il comunicato aziendale che prevedeva i pagamenti ad oggi non è stato rispettato. L’incontro in Città Metropolitana tra l’amministratore unico Iazeolla e i dirigenti sulle indicizzazioni ha confermato il percorso positivo del riconoscimento di circa 48 milioni da versare alla Ctp nel prossimo futuro dopo aver svolto i conteggi. I lavoratori appoggiati da tutte le sigle sindacali hanno perso la fiducia e pur sapendo dell’incontro positivo, sempre a parole e con nulla di sottoscritto, hanno deciso di incrociare le braccia». La corsa contro il tempo è dunque partita, il rischio è che in questa partita tutti i contendenti alla fine perdano. I cittadini vedrebbero svanire un servizio fondamentale come quello alla mobilità e i dipendenti della partecipata andrebbero incontro a un futuro disastroso sotto il profilo occupazionale.
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