Napoli- Nè l’allerta meteo nè le contestazioni (per fortuna solo temute) in uno dei quartieri più rossi della città hanno fermato Giorgia Meloni. Per la prima volta nel capoluogo partenopeo, a Bagnoli, la leader di Fratelli d’Italia ha presentato la sua autobiografia “Io sono Giorgia”. E per lei è stata anche la prima occasione per vedere e salutare pubblicamente a Napoli, sebbene non sia mai salito sul palco (nè sia mai stato invitato a farlo) il suo candidato sindaco: Catello Maresca.
L’uomo, però, che, da civico, tiene paradossalmente il centrodestra più unito che altrove. Al direttore de “Il Mattino” Federico Monga che l’ha intervistata all’Arenile (il locale che ha fatto storcere la bocca a più di un dirigente del partito che ne aveva combattuto la gestione, ma che è stato più volte elogiato dalla leader: “Una delle più belle location che abbia mai visto”), la Meloni ha tenuto subito a precisare che Napoli rappresenta una sorta di isola felice per la coalizione che altrove, invece, e per altre questioni, traballa eccome. E’ stata lei stessa a dichiararlo nel corso di una conferenza stampa che ha tenuto oggi a Roma, poco prima di partire per Napoli.
Ma tant’è: “Qui non ci sono dubbi. La sfida è tutta aperta. Con Catello Maresca siamo qui non solo per partecipare” – ha caricato i suoi la Meloni proiettandoli già nella campagna elettorale dopo aver intonato il ritornello di “Parlami d’amore Mariù”.
Poi, evidentemente, si è fatta prendere anche lei dalla troppa frenesia. Infatti è incappata in una gaffe: “Accanto a Catello (sempre seduto in platea, ndr) saluto Antonio Rastrelli…”. “Sergio!”, le si è fatto subito notare: accanto a Maresca c’era seduto Sergio Rastrelli, il figlio di Antonio. L’ex Governatore è scomparso due anni fa. E Sergio è stato l’uomo sul quale Fratelli d’Italia, nei momenti più difficili del persorso che poi l’ha portata a sostenere Maresca, puntava per la candidatura a sindaco. E che ora tornerà comunque “importante per la nostra campagna elettorale”.
Tutto passato, quindi. Superata la gaffe con una battuta (“La stirpe è stirpe, il mio voleva essere un omaggio”), la Meloni ha sottolineato che “qui il centrodestra è competitivo. Maresca è un valore aggiunto con una parola chiave: sicurezza. La sicurezza da contrapporre alla criminalità fino a quella per i conti in disordine del Comune. Catello è una sintesi straordinaria: per questo sono ottimista”.
Tant’è che poi finisce col solito mega selfie: tutti sorridenti dietro Giorgia. Ma chissà se è venuto anche Maresca.