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Corteo anti-dema, la destra in piazza spacca il Pd: “Crisi di identità senza precedenti”

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Napoli – Luci e ombre sul contro-corteo di stamattina a piazza Trieste e Trento. La manifestazione di opposizione al sit-in organizzato a piazza Municipio dal sindaco Luigi de Magistris, al netto del discreto successo incassato, fa registrare una nuova spaccatura all’interno del Partito democratico. «La presenza di Casapound nel corteo anti-de Magistris, che segue le adesioni alla manifestazione di Forza Italia e Lega, è solo una conferma di quanto avevo detto nei giorni scorsi, consigliando ad alcuni colleghi di partito, a partire dalla senatrice Valente, evidentemente in crisi d’identità, di non aderire a manifestazioni che avevano un evidentissimo segno di destra, anche estrema». Così Gianluca Daniele, consigliere regionale campano del Pd.

L’esponente dem non ha dubbi: «C’è modo e modo di fare opposizione – spiega Daniele – io conosco solo quello di incalzare il sindaco, in maniera pressante, sulle cose non realizzate a favore dei cittadini e dei lavoratori napoletani sui servizi. Andare in piazza a prescindere da quello che si dice e dalla compagnia mi sembra una chiara conferma dello stato di sbandamento del Partito democratico di Napoli che, se continua su questa strada, senza una svolta immediata, non riuscirà mai a recuperare il dialogo con quel popolo della sinistra che ci ha abbandonati. Quanto alle piazze, a me piacciono quelle prossime del 25 aprile e del 1 maggio, che si richiamano a valori che sono nella nostra Costituzione e nella storia della sinistra, al confronto delle quali le piazze di oggi sembrano delle pessime sagre di paese», conclude. 

Quanto al fronte della destra, reazioni e commenti a caldo non si sono certo fatti attendere: «Come il Pd, anche noi ci siamo candidati alle elezioni politiche. Non vedo quindi il motivo per cui non possiamo stare in piazza contro de Magistris». Lo ha detto un esponente della sezione napoletana di Forza Nuova stamattina in piazza Trieste e Trento. Gli esponenti del Partito democratico presenti, vale la pena ricordarlo, hanno lasciato la piazza dopo l’arrivo di Forza Nuova e Casapound. «Quando la società civile chiama, la politica deve avere il coraggio di rispondere a prescindere dalle nostre idee. Vediamo quello che unisce, che è l’amore per Napoli, non quello che separa altrimenti facciamo il gioco di chi guadagna sulla perdita di valore della nostra città», afferma invece Gianluca Cantalamessa, parlamentare della Lega che insieme a una delegazione napoletana del Carroccio ha partecipato al presidio di piazza Trieste e Trento “per dare sostegno alle persone per bene della città che hanno scoperto il bluff del sindaco, che sposta l’attenzione su motivi ideologici per nascondere i fallimenti dell’amministrazione peggiore che questa città abbia mai avuto». «Siamo stati invitati dagli organizzatori e siamo presenti senza simboli, come cittadini». Taglia corto Emmanuela Florino, esponente di Casapound Napoli, che con altri militanti del movimento di estrema destra ha partecipato al presidio. «Il Pd si è espresso da Pd sbagliando – spiega Florino – noi siamo di Casapound ma siamo qui senza simboli. Condividiamo la giornata di controinformazione ed è necessario che le opposizioni si possano unire. A me, che ci sia il Pd o una persona di sinistra, non mi crea alcun problema».

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