Napoli – Non ce l’ha fatta il coordinatore di esercizio dell’Anm ricoverato dal 17 marzo in terapia intensiva per Covid-19 all’ospedale di Boscotrecase. Dolore e sgomento tra i dipendenti dell’azienda di trasporto del Comune di Napoli che tra le lacrime ricordano tutto quello che ora mancherà. Ora che Ettore Spigno, 62 anni, non sarà più tra gli uffici del parcheggio Brin e San Giovanni a Teduccio e tra loro. “Ci mancheranno i suoi consigli” ripetono in tanti. “Le risate e le battaglie insieme al lavoro“, ma anche “i confronti e gli abbracci“. Il dipendente Anm ha svolto la sua attività di front line fino al 5 marzo. Poi si è assentato per ferie, recandosi a Torino, dove vive una delle sue due figlie. Rientrato il 10 marzo ha avvertito i primi sintomi. La moglie ora si trova in isolamento, come il collega con cui era stato in auto, che non presenta sintomi e sta bene. “L’amministrazione comunale e l’azienda esprimono il più profondo cordoglio – ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris – e non mancheranno di sostenere la sua famiglia“. Tantissimi i messaggi anche sulla bacheca Fb del dipendente. “I tuoi occhi azzurri, il tuo sorriso buono, le tue mani grandi che mi hanno accompagnato durante la mia campagna elettorale al Comune di Napoli, la tua presenza indiscreta ad ogni iniziativa, le nostre chiacchierate , le tue figlie meravigliose” le parole del consigliere comunale Pd, Federico Arienzo che lo conosceva a cui mancheranno i suoi ‘Uagliò m’raccumand’.
Coronavirus, morto dipendente Anm a Napoli
Tempo di lettura: 2 minuti