Home Napoli Consiglio comunale, rispunta la Lega: ecco chi la rappresenterà

Consiglio comunale, rispunta la Lega: ecco chi la rappresenterà

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NAPOLI – La Lega – ve lo ricordate? – a Napoli, era uscita dalla porta, espulsa dal Consiglio di Stato per irregolarità conclamate al momento della presentazione della lista elettorale, ma oggi rispunta dalla finestra direttamente in consiglio comunale.

Il segretario cittadino del partito di Salvini, Severino Nappi, secondo i bene informati di Palazzo San Giacomo, avrebbe portato a casa il sì definitivo di Rosaria Borrelli, unica eletta tra le fila di ‘Essere Napoli‘ con 1773 preferenze.

Un vero e proprio smacco per la lista dell’imprenditore Giuliano Annigliato, uno dei più determinati anche in campagna elettorale a marcare il carattere civico della coalizione che sosteneva Catello Maresca sindaco anche a costo di schierarsi apertamente contro Fratelli d’Italia, Forza Italia e quella Lega che, oggi, gli avrebbe definitivamente portato via l’unica che era riuscita a farsi eleggere.

Stando alle voci di dentro di piazza Municipio, la Borrelli avrebbe firmato questa mattina l’accordo con il Carroccio spinta dal suo grande “sponsor” politico-elettorale, l’ex big della Dc Alfredo Vito.

Nelle prossime ore, la Borrelli dovrebbe firmare anche un comunicato stampa nel quale sosterrebbe che “l’esperienza civica è fallita“.

Per lei di sicuro, visto che è sul punto di iniziare un altro percorso. Grazie al quale, però, potrebbe costituire un gruppo consiliare a sé dato che, in quota Lega, farebbe riferimento a una forza presente in Parlamento.

Ma resta il fatto che i tormenti del gruppo Maresca alla vigilia del debutto in aula, previsto per domani a mezzogiorno, non finiscono nemmeno con la Borrelli.

Anche Bianca D’Angelo, infatti, la compagna dell’ex europarlamentare del Pdl Enzo Rivellini, unica eletta tra le fila di ‘Napoli Capitale‘ con 619 preferenze, non sarebbe del tutto convinta di rimanere legata all’ex sostituto procuratore. 

Sta di fatto che, se anche lei andasse via, Maresca non potrebbe costituire più nemmeno un gruppo autonomo: per farlo, secondo il regolamento di Palazzo San Giacomo, occorrono minimo 3 consiglieri.

Lo spettro, quindi, per l’ex candidato sindaco, è quello di debuttare nella politica istituzionale nel limbo del gruppo misto. 

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