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Consigliere positivo a Napoli: chiuso il Consiglio, dipendenti a casa e politici in quarantena

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Napoli – Hanno preso e perso tempo pur di non sospendere le commissioni consiliari che garantivano loro gettone e rimborso del datore di lavoro. A svegliare alla fine – e tardi – i consiglieri comunali ci ha pensato direttamente il Coronavirus. Risultato positivo al tampone il consigliere comunale (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra), Mario Coppeto. Così poco fa è stata protocollata la lettera, a firma del dirigente del Consiglio comunale, Enrichetta Barbati per chiedere l’attuazione di tutti i protocolli sanitari. Il Palazzo del Consiglio comunale da oggi è chiuso in attesa della sanificazione. Tutti i dipendenti lavoreranno da questo momento da casa, in smart working. Ore di ansia e paura tra i consiglieri, i dipendenti e gli assessori che hanno incontrato nei giorni scorsi Coppeto. Come da prassi quest’ultimo deve comunicare all’Asl tutte le persone con cui è entrato in contatto e che a loro volta verranno chiamate per la quarantena o il tampone in caso di sintomi. E non sono poche. Non è il caso di dire meglio tardi che mai, perché è davvero troppo tardi. Ma l’avevamo detto sì. (LEGGI QUI)

Le commissioni sospese in ritardo – Solo  oggi, infatti, la Conferenza dei capigruppo che aveva rimandato la decisione ha scelto, ormai fuori tempo massimo, di sospendere tutte le riunioni di commissione nel palazzo di via Verdi. Appena la notizia di Coppeto si è diffusa è scoppiato il panico. I capigruppo che si sono dati appuntamento stamattina nella grande Sala dei Baroni al Maschio Angioino stavolta ci hanno messo meno di mezz’ora a decidere. Le commissioni si terranno soltanto in via telematica, come aveva suggerito più di una settimana fa qualche consigliere fuori dal coro. Un sistema che registra tutto, quindi anche orari di ingresso e uscita. In più le riunioni dovranno comunque essere strettamente necessarie, di certo non potrà essere inserita la discussione sul brand Napoli, come era stato fatto. I consiglieri potranno continuare a garantirsi gettone e rimborso del datore di lavoro ma a patto che si rispetti tutto questo. Una soluzione che fino a qualche giorno fa non aveva riscosso tanto successo. Quando il Coronavirus è entrato in Consiglio si sono convinti. Nell’ultima Conferenza, quella di giovedì, era presente anche Coppeto, motivo per cui tutti i capigruppo e il presidente del Consiglio comunale, Sandro Fucito sono chiamati all’autoquarantena preventiva. Chiuso il palazzo del Consiglio comunale di via Verdi, compreso il terzo piano dove fino a poco fa, come riportato da Anteprima24, continuavano ad essere convocate le riunioni anche non urgenti. Tanto che i dipendenti dell’ufficio stampa e i segretari di commissione, che devono essere presenti alle commissioni, avevano inviato note per chiarire che senza l’adozione delle misure e disposizioni governative per evitare il contagio – come la garanzia di stanze più grandi per rispettare la distanza di un metro – non vi avrebbero preso più parte. “Una vergogna – tuona Danilo Criscuolo, coordinatore aziendale Cgil Comune di Napoli -, abbiamo denunciato più volte i rischi, ma niente volevano tenere a forza queste commissioni. Ora purtroppo con il risultato positivo del tampone di un consigliere abbiamo avuto conferma che le nostre preoccupazioni erano giuste. A questo punto mi auguro che vengano anche accertate le responsabilità di chi non ha assunto certe decisioni”. 

 
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