Spending review, il Comune taglia gli uffici decentrati: insorge la Municipalità 4

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Napoli – La scure del Comune e della spending review si abbatte sugli uffici decentrati, scatta la protesta nel cuore del centro storico di Napoli. A innescare la rabbia di amministratori locali e cittadini è stata la recente disposizione del direttore generale Attilio Auricchio, che con il provvedimento emesso a fine aprile ha ordinato l’accentramento delle funzioni demo-anagrafiche in un unico ufficio tramite l’accorpamento degli sportelli dislocati sul territorio municipale. Già nei giorni scorsi i presidenti delle dieci Municipalità avevano provato a far sentire la propria voce appellandosi al sindaco Luigi de Magistris, ma la loro iniziativa non sembra aver ottenuto fin qui riscontri degni di nota. Stamattina è però andato in scena un nuovo sit-in e stavolta è stato il turno della Municipalità 4, una delle più popolose dell’intero capoluogo.

A promuovere la manifestazione sono stati i segretari dei circoli del Pd-Municipalità 4, Salvatore Maestrino, Carla Calce e Salvatore Marigliano; insieme ai consiglieri municipali dem Enzo Borriello e Alessandro Gallo. Tutti insieme hanno presidiato nella sede municipale di via dei Tribunali, l’ex Ospedale della Pace, contro la decisione del Comune di chiudere gli uffici demo-anagrafici accorpandoli nell’unica sede di via Emanuele Gianturco: “Vale la pena ricordare – spiegano i promotori della protesta – che il 70 per cento della popolazione dell’intera Municipalità 4 e degli immigrati risiede nei quartieri San Lorenzo-Vicaria, che sono supportati proprio dall’ufficio di via Tribunali. Risulterebbe quindi notevolmente penalizzante soprattutto per le persone anziane doversi recare nella lontana sede di via Gianturco, tra l’altro in fitto passivo di 23mila euro mensili, per l’espletamento delle pratiche. In merito poi al facile raggiungimento della sede di via Gianturco, è vero che si trova al di fuori della cinta della ztl, ma è pur vero che l’accessibilità della sede da parte della popolazione è notevolmente difficoltosa, basti pensare che un cittadino per poter raggiungere Gianturco, ad esempio da via San Biagio dei Librai, o deve prendere la metropolitana da piazza Cavour o uno o più bus e metro“. Insomma, il giudizio della compagine dem sulla mossa lanciata da Palazzo San Giacomo è decisamente negativo: “Lavarsi le mani è una scelta immatura. Dal 2017 come Partito Democratico abbiamo denunciato agli organi comunali l’imminente disagio e duole sottolineare che questa denuncia, come tante altre, sia rimasta inascoltata“. I consiglieri municipali Borriello e Gallo, insieme ai segretari dei circoli territoriali, chiedono quindi al sindaco “l’immediata sospensione di questo provvedimento e di valutare umanamente e caso per caso gli effetti di questa decisione, in attesa che le assunzioni che saranno effettuate, appena la commissione interministeriale darà l’assenso, siano orientate a rinforzare gli organici delle Municipalità. Sicuramente le nostre dimostrazioni non si fermeranno a questo unico atto“, è l’avvertimento conclusivo.
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