Sciopero Anm, sale la tensione: “Azienda fuorilegge, il Comune ha fallito”

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli – Sciopero del trasporto pubblico locale, sale la tensione in vista della protesta di venerdì prossimo. “L’Anm dimostra ancora una volta la sua scarsa sensibilità verso temi importanti e delicati. Nessuna apertura concreta verso le vertenze sulla mancanza di sicurezza per il personale front line aziendale, in particolar modo legata alle molteplici aggressioni che i lavoratori subiscono ogni giorno, pretestuosi rimandi sul miglioramento delle condizioni lavorative ed economiche per gli operatori d’esercizio, nessuna apertura verso la legittima richiesta di rendere più equa e trasparente la gestione del personale cosiddetto fuori posizione”.

Le organizzazioni sindacali Usb, Faisa Confail e Orsa danno fuoco alle polveri con una nota dai toni inequivocabili: “È inaccettabile – affermano in coro – che gli stessi dirigenti e funzionari responsabili del fallimento dell’Anm continuino ad adottare procedure di gestione opache e fuorilegge. Brogli nella gestione del personale, nelle visite mediche e nell’assegnazione delle mansioni al personale inidoneo, problematiche largamente sottoposte all’attenzione degli enti competenti, del Comune di Napoli, della Napoli Holding e dell’Anac, su cui restiamo in attesa di ricevere risposte”. Ma non è tutto: “Nonostante un attivo di bilancio di 8 milioni di euro ed il mancato taglio degli stipendi d’oro, ai lavoratori non sono state ancora erogate importanti partite economiche come il premio di risultato del 2016 e le variabili di dicembre 2017. I lavoratori dell’Anm – continuano i sindacati – sono stanchi di subire continui aumenti dei carichi di lavoro e tagli ai propri stipendi, mentre chi amministra la cosa pubblica continua con gli sprechi, gli avanzamenti di carriera, le promozioni, gli accordi ad personam e il pagamento di superminimi e stipendi d’oro per funzionari e dirigenti aziendali, con la complicità di alcune organizzazioni sindacali e soprattutto della proprietà, il Comune di Napoli, che attraverso il primo cittadino, il sindaco Luigi de Magistris, anziché controllare la partecipata, si diverte ad attaccare periodicamente quei lavoratori a cui aveva promesso il rilancio del trasporto pubblico locale”.

I lavoratori del comparto gomma, le cui voci retribuitive sono ferme al 1976, rivendicano dunque aumenti salariali legati alla mansione e al maggiore impegno nei week end, inoltre, chiedono il miglioramento delle condizioni igieniche sui luoghi di lavoro e della viabilità stradale: “Il progetto linea sicura – incalzano ancora i sindacati – è poi l’ennesima trovata inutile. Fumo con la manovella, senza affrontare concretamente il tema della sicurezza sui mezzi pubblici e nelle stazioni, soprattutto nelle ore serali e notturne dove maggiormente si concentrano le violenze. L’amministrazione comunale e il management preferiscono le inaugurazioni alle manutenzioni dei bus, funicolari, treni e alla pulizia delle gallerie, nell’interesse precipuo della salute del personale e degli stessi passeggeri. Dalla prossima settimana – concludono Usb, Faisa Confail e Orsa – terremo assemblee retribuite con la categoria che culmineranno con una prima azione di sciopero di venerdì prossimo”.

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it