Napoli – Da “Non siamo merdaccia Levantina o Mediterranea“ come ci ricordava il sempre verde Mario Borghezio a “Napoli torna capitale” è un attimo. Dopo anni di insulti, fantomatiche indipendenze padane, e in maggior luogo demenziale razzismo becero nei confronti dei meridionali, il Carroccio prova il colpo da biliardo: presentarsi alle comunali di Napoli.
Severino Nappi, coordinatore della Lega in città, annuncia la chiamata alle armi. E ha sorpresa rispondono ben 17 consiglieri municipali. Ma la scalata al Comune partenopeo sembra più alta di quella dell’Everest. Stando ai dati diffusi da Il Sole 24 ore – sull’ultima tornata elettorale delle regionali campane di settembre – il logo con Alberto da Giussano ha uno scarso 4% in tutta l’area metropolitana di Napoli. Se i numeri sono ancora questi, pare quanto meno utopistica la corsa del Carroccio a Palazzo San Giacomo, ma in politica come nella vita mai dire mai.
Chissà cosa starà pensando oggi, Umberto Bossi, alla notizia che il partito da lui fondato per far valere la potenza del Nord sul Sud si vuole candidare a Napoli per farla tornare ad “essere capitale”.
“Mi sembra giusto aiutare il Sud altrimenti straripano come l’Africa” aveva spiegato il Senatur solo un anno fa, raccogliendo persino la semi-indignazione di un personaggio come Salvini. L’attuale leader della Lega, dopo aver tolto “Nord” dal nome del partito, è arrivato a prendersi in mano il centrodestra su scala nazionale. A suon di politiche dell’odio e delle discriminazioni in generale contro il “diverso di turno”. Ed ora tenta ancora l’arrembaggio al Meridione, partendo dalla sua capitale.
Ma in una città come Napoli queste politiche possono davvero attecchire?
Per Severino Nappi, che da poco ha lasciato Forza Italia per abbracciare il Carroccio, non ci sono dubbi.
“Dopo 44 anni di governo delle sinistre – spiega Nappi sui social – che hanno impoverito Napoli e ci hanno privato di tante possibilità, Napoli ha diritto a tornare ad essere capitale”. Così Napoli per avere la sua “indipendenza” ha incredibile bisogno di un partito nato a quasi mille chilometri dalla città partenopea. Ma Nappi pare proprio convinto, dopo le 17 adesioni ufficializzate dei consiglieri di municipalità entrati nella Lega, si punta, spiega, ad essere il “primo partito” in città.
Ecco i 17 consiglieri municipali di Napoli che hanno accettato la sfida della Lega:
Si tratta di: Giovanna Mazzone e Maria Pia Petrosino per la Prima Municipalità che sarà coordinata da Paolo Santanelli; Gaetano Barone e Sergio Ruocco per la Seconda che sarà coordinata da Bona Mustilli; Ciro Esposito e Claudio Capuozzo per la Terza che sarà coordinata da Mario Piscopo; Giuseppe Basile, Andrea Cristiani, Rosario Arino, Pasquale Persico e Giuseppe Lombardi per la Quarta che sara’ coordinata da Adelaide Dario; Attilio Borricelli per la Quinta che sarà coordinata da Maurizio Esposito; Vincenzo Sparano, Maria Coppola e Francesco Casella per la Settima che sarà coordinata da Giuseppe Monti; Andrea Ceolini per l’Ottava che sarà coordinata da Umberto Esposito. Ha aderito alla Lega anche il consigliere della Decima municipalità Pasquale Volpe, che sarà coordinata da Antonino Russo.