Marigliano (Na) – Caos a Marigliano, in provincia di Napoli, dove la lista del Movimento 5 Stelle e’ stata esclusa dalla competizione elettorale. Nel comune del territorio nolano si vota il 20 e 21 settembre per eleggere il successore di Antonio Carpino, il sindaco di Marigliano che il mese scorso e’ stato arrestato con l’accusa di voto di scambio.
La lista M5s e’ stata ricusata per la mancata autentificazione delle firme. Fonti del gruppo locale dei 5 Stelle riferiscono alla Dire che il consigliere regionale campano Gennaro Saiello avrebbe spinto per escludere dalla composizione delle liste alcuni portavoce del territorio. Due su tutti: il senatore mariglianese Raffaele Mautone e il consigliere metropolitano di Napoli (e consigliere comunale a Marigliano) Francesco Capasso.
Quest’ultimo ha espresso il suo disappunto in un post su Facebook. “A Marigliano – scrive Capasso sui social – c’e’ un bar in cui il consigliere regionale ha intrattenuto le prime riunioni con il nuovo gruppo, e’ ha intavolato trattative con consiglieri comunali di altre forze politiche locali, infrangendo tutte le regole del M5S, visto che in qualita’ di consigliere comunale in carica perlomeno andavo aggiornato per non dire coinvolto. Ma il consigliere regionale, e’ talmente refrattario alle regole che probabilmente nemmeno le legge (…) era talmente impegnato nei suoi giochi di potere che di autentica e’ rimasta solo la figura di m* che ha fatto fare al M5S Marigliano e non solo”.
Il consigliere regionale M5s ha scritto un post per chiedere scusa agli elettori pentastellati. “Non ci sottraiamo alle scuse che prima di tutto dobbiamo al nostro elettorato – scrive Saiello su Facebook -. Purtroppo un mero, nonche’ grave, errore burocratico e’ stato commesso, andando a mettere la parola fine al lavoro intenso e proficuo di decine di giovani che avevano preparato con dedizione e fermento un programma elettorale da presentare alla cittadinanza mariglianese”.
Saiello risponde anche agli “attacchi ironici e meno ironici, che rasentano in alcuni casi la diffamazione, ricevuti sui social soprattutto se si pensa che gli autori di tali attacchi fanno parte o hanno fatto parte della medesima bandiera politica. Alzare i toni a caldo, non avendo un minimo rispetto della delusione dei partecipanti, fa ben comprendere il confine tra chi esercita il fare politico e chi impersona l’uomo politico“.
“La nostra azione – assicura Saiello – continuera’ alla luce dell’attuale situazione politica mariglianese. Il M5s a Marigliano rappresenta oggi una realta’ che non e’ morta sotto l’onta di un errore burocratico“. Intanto i due facilitatori, Agostino Santillo e Luigi Iovino, sono spariti. Non hanno adottato alcun provvedimento dopo il pasticcio di Marigliano.
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