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‘Asilo elettorale’: il plesso annunciato ad ogni elezione dal sindaco ma chiuso da 7 anni

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San Giorgio a Cremano (Na) – Se si pensa che San Giorgio a Cremano gode del patrocinio dell’UNICEF come “città dei bambini e delle bambine” la storia del complesso Sant’Agnello lascia ancora più l’amaro in bocca. Lo stesso amaro che lasciano certe promesse elettorali come quella che ha fatto di questo plesso a tutti gli effetti “un asilo elettorale” verrebbe da dire.

Il plesso scolastico che, oltre all’asilo, ospita una scuola elementare è chiuso dal 2013 per “vulnerabilità sismica”. Nonostante il suo ripristino è da tempo nell’agenda delle cose da fare del comune vesuviano da oltre 7 anni resta abbandonato a se stesso con l’incuria che ha dilagato nel giardino che fino a qualche tempo fa ospitava l’ora di ricreazione dei giovani studenti.

Così puntualmente ogni anno Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano dal 2015, ne annuncia la ricostruzione ma il complesso scolastico, a quanto confermano anche i residenti, resta nel degrado.

Quale occasione migliore, in vista delle elezioni comunali di settembre, per riproporre così ancora una volta la questione? A meno di un mese del voto il primo cittadino ci riprova annunciando così, per l’ennesima volta, la ricostruzione della scuola.

Il nostro impegno – spiega Zinno sui social – per i minori è costante: è ormai in dirittura di arrivo l’iter burocratico per abbattere e ricostruire la scuola Sant’Agnello di via Cappiello, grazie ad un finanziamento statale che siamo stati bravi ad intercettare”.

Un’uscita che a molti cittadini non è andata proprio giù memori delle vecchie promesse elettorali del sindaco Pd, nei suoi 5 anni di mandato.

La città potrà quindi presto riappropriasti dell’edificio scolastico, restituendo così dignità anche alla zona sud del territorio e garantendo di conseguenza anche il recupero dell’area circostante” raccontava Zinno nel lontano gennaio 2017. Manco a dirlo, sia l’area circostante che l’istituto scolastico non hanno poi goduto della loro “dignità” da lui annunciata.

Mentre, due anni dopo, Giorgio Zinno, annunciava per l’ennesima volta i lavori, utilizzando quasi le stesse parole: “La città si riapproprierà presto di un’area completamente rinnovata, dopo la chiusura dell’edificio nel 2013” aveva così spiegato nel marzo 2019.

 

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