Home Napoli Cronaca Napoli Ucciso con una coltellata, convalidato il fermo per Galasso

Ucciso con una coltellata, convalidato il fermo per Galasso

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Napoli – «È giusto che paghi per quello che ho fatto ma non volevo ucciderlo. È stato un incidente, dovete credermi. Un caso che lo abbia incontrato sotto casa mia. Ero armato perché temevo che potesse farmi male». Si è difeso così, per circa un’ora, tra le lacrime, Alfredo Galasso, 31 anni, accusato di aver ucciso il 21enne Raffaele Perinelli, con una coltellata al cuore.  Omicidio volontario premeditato e aggravato dai motivi futili e abbietti. Il giudice per le indagini preliminari Luca Battinieri ha convalidato il fermo disposto dal pm Stefano Capuano.

L’udienza di convalida di Galasso, assistito dall’avvocato Rocco Maria Spina, è iniziata alle 9,30 ed è durata circa un paio d’ore. Secondo quanto si è appreso il 31enne ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte e confermato la versione resa agli inquirenti la notte tra sabato e domenica scorsi, nella caserma dei carabinieri di Casoria, dove si era costituito accompagnato dal suo legale, qualche ora dopo l’assassinio. Ha raccontato di aver litigato con Lello, con il quale si conosceva da circa due anni ma che non si frequentava da un po’ di tempo, all’esterno di un locale nella zona di Coroglio. In particolare Lello si sarebbe intromesso in una rissa per dividere i contendenti e avrebbe aggredito Galasso. Poi si sarebbero incontrati per caso una settimana dopo a Miano. Lello era in scooter mentre Galasso era in auto. Prima gli insulti e poi la zuffa dove è Galasso ha preso il coltello e ucciso il 21enne. «Non potrò perdonarmi per ciò che ho fatto, ho distrutto la mia e la sua vita», ha detto. Questa mattina i suoi colleghi di lavoro lo hanno ricordato con un minuto di silenzio all’università Federico II dove lavorava in una impresa di pulizie. 

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