Tempo di lettura: 3 minuti
Napoli – “Napoli è resilienza, Napoli è resistenza, Napoli è contrattacco”. Così il sindaco Luigi de Magistris nel consueto post facebook del lunedì. “In questi anni – scrive il primo cittadino – ci siamo opposti al pensiero unico del liberismo mondiale e del consumismo universale. Oppressi da un debito statale storico ingiusto non ci siamo piegati al Sistema e non molleremo mai. Acqua pubblica, beni comuni, nessun servizio di rilevanza costituzionale privatizzato, nessun licenziamento, nessuno sgombero di spazi liberati, nessuna ruspa per poveri ed emarginati, rottura dei vincoli di austerità, distruzione del rapporto camorra-politica, rinascita culturale, partecipazione democratica e popolare alla cura e difesa della città, apertura della città al mondo ed ai suoi abitanti, nessuno escluso, turisti e coloro che cercano un luogo in cui sperare di poter sopravvivere”.
Fissato l’incipit, il sindaco lancia quindi l’annuncio: “Aderiamo e partecipiamo alla marcia per il clima e contro le grandi opere inutili che si terrà a Roma il 23 marzo – prosegue de Magistris – organizzata dai movimenti che si riconoscono nella piattaforma Stopbiocidio. Una confluenza di movimenti in un fiume di liberazione dai complici della distruzione progressiva della Terra. Noi sosteniamo una grande opera pubblica: salvare il Pianeta dal basso, dalle città, dalle campagne, dalle montagne, dai fiumi, dai laghi, dai mari. Lottiamo ogni giorno per la difesa dell’ambiente ed approveremo per contrastare il cambiamento climatico, in Comune di Napoli ed in Città metropolitana, due delibere di piani strategici per diminuire le emissioni di CO2: ossigeno bene comune. Nello stesso tempo, a differenza di chi tradisce quando va al Governo, noi siamo: No Tav, No terzo valico, No Tap, No grandi navi nella laguna di Venezia, No Dal Molin, No all’accordo Ilva che in questi giorni è causa di emissioni mortali di diossina, No trivelle petrolifere, No alla proliferazione della vendita di armi del Governo 5S-Lega, No ai commissariamenti che espropriano democrazia e diritti, No ad ogni forma di produzione industriale ed agricola che avvelena e distrugge l’ambiente”.
“Il nostro – conclude de Magistris – è un unico grande sì all’attuazione della Costituzione antifascista in cui vi è la convivenza di più diritti protesi allo sviluppo della persona umana per una società con minori disuguaglianze e più giustizia sociale. Diritto al lavoro, diritto alle attività economiche, diritto alla salute, diritto al reddito giusto, diritto alla redistribuzione delle ricchezze, diritto all’ambiente, diritto al paesaggio, diritto alla cultura, diritto alla pace e alla vita….insomma diritto ad avere diritti. La sovversione del pensiero unico fondata sul dominio dell’avere in favore della prevalenza dell’essere, delle persone tutte, con uguali diritti”.