Napoli – “Posso mai interloquire con un Ministro che va in giro con la permanente. Per Toninelli la soluzione è il barbiere“. Replica con una battuta Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, all’ipotesi avanzata nelle scorse ore dal ministro dei Trasporti e delle Infrastruttura di far gestire direttamente allo Stato l’Ente Autonomo Volturno, la holding del trasporto regionale.
I continui disservizi hanno spinto Toninelli a lanciare una ipotesi dall’alto contenuto provocatorio. Non solo battute, De Luca si affida pure alla scaramanzia: “E’ un ministro che porta anche un po’ seccia, perché da quando c’è, è caduto un ponte a Genova, una nave ha urtato la banchina a Venezia… Quindi bisogna trattare questa materia con prudenza“. Poi esorta il titolare delle Infrastrutture a riattivare i cantieri per la bretella di collegamento Lioni-Grottaminarda. “E’ ferma da sei mesi – sottolinea – e ci sono imprese che rischiano di fallire. Si preoccupi anche i non andare in giro con esponenti di partito. Dovrebbe imparare che una cosa è l’istituzione, il Governo, un’altra sono gli esponenti di partito”.
Sulle problematiche della Circumvesuviana e dell’Eav in generale, De Luca parla aggressione e ricorda che tre anni fa “era un’azienda fallita. Adesso è stata risanata da un buco di 600 milioni di euro. Abbiamo salvato 2500 posti di lavoro e oggi abbiamo bilanci in attivo ma facciamo una guerra con il 10, 15% dei dipendenti che assumono posizioni ricattatorie nei confronti dell’azienda. Magari salta una linea perché un dipendente si e’ messo in malattia cinque minuti prima”.
“Scontiamo ritardi di decenni dal punto di vista dei mezzi e della tecnologia – ammette il presidente della Regione – ma abbiamo iniziato con gli interventi di messa in sicurezza delle stazioni, al videosorveglianza, abbiamo dato mandato di fare il revamping di una ventina di treni che saranno ristrutturati tra un paio di mesi oltre all’acquisto dei treni nuovi. Ma – ricorda De Luca – ci vorranno due anni e, intanto, parte il concorso in EAV per assumere 350 giovani”.
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