Napoli – A Napoli nasce una nuova protesta. Questa volta a prepararsi agli scioperi sono i 200 lavoratori degli 11 cimiteri della città. Il motivo? Lo stato di completo abbandono di luoghi che invece dovrebbero essere curati meticolosamente dovuti alla carenza di personale. Così dalla Cisl fanno sapere che sabato e domenica i cimiteri rimarranno chiusi e insieme a essi anche l’obitorio del II Policlinico e i servizi di polizia mortuaria.
Secondo i lavoratori il problema principale è dovuto alla mancanza di fondi e personale e da qui derivano i problemi di igiene, delle pessime condizioni in cui versano i bagni, della mancanza di scale per raggiungere i loculi alti o dalle erbacce che crescono giorno dopo giorno. Il danno sarà importante non solo per chi in quei giorni vuole andare a trovare i propri defunti, ma anche per l’indotto come per esempio i fiorai che in quei giorni non avranno grandi guadagni. Infatti Agostino Anselmi, responsabile Cisl Fp, dichiara: “Ci dispiace per i disagi che subiranno i cittadini e l’indotto, tra cui i fiorai, ma lo stato di abbandono dei cimiteri è davvero insopportabile”. Il reale problema è la mancanza di personale, 200 lavoratori non bastano, ce ne vogliono di più. “La situazione è diventata insostenibile – sottolinea Agostino – il problema è di tipo finanziario e organizzativo ma la cosa più importante è che noi siamo stati completamente abbandonati dai direttori dei cimiteri”.
“Dove vanno a finire i soldi? – continua – Vogliamo anche sapere che fine hanno fatto i milioni di euro incassati con la cosiddetta tassa sul decoro che i napoletani hanno pagato per gli ultimi 5 anni. Basta guardare come sono ridotti i singoli cimiteri per rendersi conto che quei soldi sono stati spesi altrove”.
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