Napoli – Come sta davvero Victor Osimehn? Sono trascorsi 46 giorni da quella misteriosa lussazione alla spalla e del centravanti del Napoli nemmeno l’ombra. Dal 13 novembre scorso, quando si giocò Nigeria-Sierra Leone e l’attaccante azzurro fu costretto a lasciare il campo al 78’ a causa di un infortunio, non si hanno più notizie certe sulle condizioni dell’ex Lilla. Col Napoli non disputa una gara dall’8 novembre quando giocò 83 minuti nella vittoria per 1-0 sul campo del Bologna.
Cosa sarà accaduto dopo il crac di “Benin City” nessuno può saperlo, sta di fatto che Rino Gattuso è stato privato quasi per tutta la prima parte della stagione dell’attaccante costato 80 milioni. Osimhen ha dovuto saltare 10 partite, ed ora a meno di 4 giorni dalla ripresa del campionato il centravanti è ancora out. Prima delle vacanze natalizie è volato ad Anversa, in Belgio, per accelerare i tempi lavorando sul recupero e potenziamento fisico e atletico. Si è curato nel centro specializzato “Move to Cure” di Lieven Maesschalck, storico fisioterapista della Nazionale belga e consulente del Milan ai tempi di Rino Gattuso sulla panchina rossonera. Una scelta presa in accordo con la società, lo staff tecnico e quello medico per permettere all’attaccante, 22 anni ieri, di allenarsi al meglio e gestire un momento particolare. Osimhen ha sin qui giocato 8 partite ufficiali con il Napoli e di queste, 6 le ha disputate in Serie A, dove ha segnato 2 gol (nel 4-1 all’Atalanta e nello 0-1 di Bologna) e servito un assist nel 6-0 al Genoa dello scorso 27 settembre. Due sono le presenze in Europa League, nei primi due turni del girone F, entrando in campo nel secondo tempo nel ko del San Paolo contro l’AZ Alkmaar e giocando titolare nella vittoria per 1-0 sul campo della Real Sociedad. Osimhen tornerà soltanto domani in Italia, e non appena arrivato verrà visitato dallo staf medico della società partenopea. Dopo il consulto non è escluso che l’attaccante nigeriano possa tornare nuovamente in Belgio, per sottoporsi a nuove cure del caso. E la data del rientro in campo? Si punta alla gara di Supercoppa contro la Juventus in calendario il 20 gennaio al Mapei Stadium.
Dopo ‘infortunio dell’attaccante e il successivo stop di quasi 2 mesi, Raffaele Canonico medico sociale del Napoli ha chiarito l’entità del problema intervenuto su ‘Radio Kiss Kiss’: “Per me sarebbe più tranquillo fargli completare l’iter di riatletizzazione dell’arto”. Sono le parole di Raffaele Canonico, medico sociale del Napoli in merito all’infortunio alla spalla che tiene Osimhen. “Victor – ha spiegato Canonico – si è fatto male il 13 novembre in nazionale e già dall’inizio i colleghi nigeriani avevano inquadrato il problema. Rientrato a Villa Stuart, abbiamo fatto un consulto col professor Castagna, tra i migliori esperti di chirurgia della spalla degli sportivi, che confermava la diagnosi. C’è da chiarire che questo è il primo evento che subisce questa spalla, non è vero che era già stata operata. Aveva già avuto un problema alla sinistra, ma sulla destra era il primo evento traumatico”. Canonico, inoltre, ha sottolineato la bravura dei medici della nazionale nigeriana, intervenuti repentinamente e nel migliore dei modi: “Ai medici della nazionale nigeriana faccio i complimenti perché la loro rapidità nella manovra e nell’approccio clinico per un infortunio traumatico del genere è stato veramente repentino e fatto a un livello alto. Victor è stato fortunato, avrebbe potuto avere danni più seri. Parliamo di una lussazione che non è di interesse chirurgico”. Infine il rientro: “Una lussazione di spalla va dai 30-40 giorni fino ai 60-70 giorni. Non è solo il problema di rimettere la spalla a posto, cosa fatta in Nigeria, ma il discorso riguarda anche il percorso di terapia per recuperare la forza dell’arto. E’ comunque una spalla che, avendo subito un trauma, può avere un rischio più elevato e quindi bisogna andare a creare una protezione all’articolazione. E’ un atleta che colpisce di testa, smanaccia, usa le braccia, quindi va costruito un supporto all’arto superiore. Sia i miei fisioterapisti che i preparatori di Gattuso stanno facendo un lavoro di grandissimo livello. Victor lavora due volte al giorno, ha 21 anni e va compreso l’aspetto psicologico”.