Champions, Sarri e Jorginho in coro: “Vinciamo per Milik”

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Napoli – A Castelvolturno la conferenza stampa di Maurizio Sarri. Il tecnico degli azzurri ha analizzato il momento della squadra in vista della gara contro gli olandesi del Feyenoord, un match già decisivo in questa prima fase della stagione dopo la sconfitta contro lo Shakhtar. Insieme al tecnico è intervenuto il centrocampista italo-brasiliano Jorginho, queste le sue parole.

Infortunio Milik – “Ci dispiace molto per l’infortunio di Milik, stiamo male – ha esordito il centrocampista -, ma questo ci dà ulteriori motivazioni, vogliamo vincere anche per lui”.

Partita decisiva – “Non sentiamo pressioni, siamo fiduciosi del lavoro che stiamo facendo. Siamo tranquilli, ma sarà una partita difficile. Ogni gara è uguale per noi, anche un’amichevole del giovedì e non abbiamo delle priorità. Cercheremo di giocare bene e far divertire chi verrà allo stadio. Non se gioco, ma se facciamo bene possiamo mettere in difficoltà qualsiasi squadra”. 

 Napoli più forte – “Quando si lavora insieme si cerca sempre di migliorare e di limitare gli errori. Ci conosciamo di più, abbiamo grande fiducia. La mentalità della nostra squadra è cambiata, la voglia di portare a casa il risultato anche quando non giochi bene”.

Jorginho pedina fondamentale di questo Napoli, il centrocampista parla anche delle sue prestazioni: “Noi possiamo sempre migliorare, non penso di aver raggiunto il massimo”.

Dopo le parole del centrocampista ha parlato un polemico Maurizio Sarri che ha puntato il dito prima di tutto contro il terreno di gioco di Ferrara dopo l’infortunio accaduto all’attaccante polacco Arkadiusz Milik. 

Infortunio di Milik –“Sono molto dispiaciuto, gli faccio un grosso in bocca al lupo augurandogli di tornare presto – ha esordito – Voglio dire qualcosa a chi mi ha criticato per qualche lamentela fatta sul terreno di gioco di Ferrara. E se l’infortunio fosse dipeso di questo? Il terreno di gioco è lo strumento fondamentale per il calcio e non si può giocare su un campo così”.

Dopo l’infortunio – Non li ho ancora visti, ieri sono stato tutta la giornata a vedere video del Feyenoord. La situazione è diversa rispetto all’anno scorso, quando si perse un punto di riferimento tecnico, che ora c’è ed è Mertens. Non bisogna piangersi addosso, va trovata un’alternativa e la troveremo.

Pavoletti e Zapata – Ti sembro il presidente o il direttore sportivo? Non ho venduto nessuno. In ogni caso è ipocrisia far fare 70 partite all’anno e poi bloccare le liste UEFA, era inutile avere più giocatori se poi non li puoi utilizzare. Il discorso Milik si può fare anche ai terzini, che sono quattro per due ruoli. Poi va capito con quale voglia un giocatore sarebbe rimasto a fare la terza punta. E’ un problema per ogni squadra: se a Icardi o Higuain capita un infortunio, e spero che non capiti mai, le loro squadre andrebbero in difficoltà. 

Numero di squadre di A –  Il contro del campionato a 18 squadre è togliere il sogno a tantissime città e quindi riduce il numero di società che possono raggiungere la massima serie. Il dito va puntato contro le Nazionali, vanno ridotti i loro impegni e il lavoro dei club darà maggiore qualità alle partite. Il Napoli potrà rilavorare una settimana intera solo a dicembre, questo dice tutte.

Feyenoord  Quando si affronta l’Ajax dicono tutti che è una sfida difficile, ma il Feyenoord l’anno scorso gli è arrivato davanti e quindi sarà una sfida difficilissima, ci metteranno in difficoltà. Il San Paolo dovrà darci una mano, non è un match decisivo ma molto importante.

Soluzioni all’assenza di Milik – E’ stato sfortunatissimo e stava tornando in grande condizione, mi dispiace tanto ma non dobbiamo piangerci addosso. Voglio dire che nessuno di voi ha puntato l’indice contro un terreno di gioco indegno. Se il suo infortunio fosse dovuto a questo? Il terreno è lo strumento più importante di quest’attività, se un’attività che fattura due miliardi di euro non consente di averlo al top è indegno. Le prove le faremo quando avremo tempo: giochiamo ogni 70 ore, non c’è modo di lavorare. O riformiamo il calendario, perchè le Nazionali non possono avere i giocatori 33 giorni su 90, o non ci sarà modo. Ora comincio a capire perchè gli allenatori parlano solo di mercato e non di lavoro, perchè il lavoro a questi livelli non esiste più”.

Sei formazioni diverse in sei gare di campionato – I luoghi comuni sono difficili da combattere. Vidi una schermata che dimostra che siamo la squadra che ha impiegato più giocatori e che ha meno calciatori sopra i 400 minuti. Vuol dire che cambiamo, ma il luogo comune continua a dire che Sarri non cambia…

Le insidie principali della gara col Feyenoord – Ha un livello di dinamismo elevato, ha buon ritmo e buona aggressività con dentro calciatori di grande qualità, come i suoi attaccanti esterni. Attacca a pieno organico e forse per questo concede qualche ripartenza, ma a me piacerebbe tenerli lontani dall’area.

Callejon e Ounas possibili alternative al falso nueve – La cosa che mi dà più rabbia è che sabato abbiamo fatto 10 minuti di grande livello col 4-2-3-1, ed è un’alternativa che ora perdiamo. Callejon come prima punta credo che dia grandi garanzie, se pensiamo ai sei minuti di recupero che ha fatto conquistando tre punizioni. Ounas è un potenziale, non ci dà ancora garanzie perchè non è del tutto inserito nel nostro modo di giocare, è molto istintivo. Ma le caratteristiche per essere una bella ‘rottura’ ce le ha tutte.

Vittoria del City contro il Feyenoord – “Non fa testo perché la squadra di Guardiola sta facendo 4-5-6 gol a tutti”.

Reina – “Contro la Spal ha preso un gol da uomo, non ha fatto il paraculo. La barriera si è abbassata”.

 

 

 

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