Napoli – L’escalation di violenze ai danni degli operatori del 118 sembra non avere mai fine. L’ennesimo episodio si è registrato le notte scorsa a Ponticelli, quartiere della zona orientale di Napoli, dove un sanitario è stato letteralmente preso a ceffoni dal parente di un cardiopatico per il solo fatto di non aver accompagnato quest’ultimo nell’ospedale di suo “gradimento”.
A denunciare l’accaduto è ancora una volta l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate. L’aggressione, per la cronaca, è la 73esima dall’inizio dell’anno registrata tra il capoluogo e la provincia: numeri a dir poco da brividi. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, la postazione 118 Piazza del Gesù era giunta sul luogo dell’intervento, a Ponticelli, per prestare soccorso a un uomo cardiopatico che aveva subito un malore. I sanitari hanno quindi, come da prassi, prima rilevato i parametri vitali. Dopo di che, su indicazione della centrale operativa, l’infermiere ha comunicato alla persona l’ospedale che di lì pochi minuti avrebbero raggiunto, Villa Betania, che tra l’altro era anche il più vicino. Apriti cielo. I familiari dell’uomo hanno subito fatto presente che la struttura non era di loro gradimento e che avrebbero invece dovuto raggiungere l’ospedale Cardarelli. Subito la tensione è schizzata alle stelle. Un parente, davanti al diniego del personale del 118, ha quindi perso la testa e ha tirato un ceffone in pieno viso al medico. Quest’ultimo, nonostante lo stordimento e il dolore, si è quindi fatto accompagnare al pronto soccorso più vicino per ricevere le cure del caso. Il medico ha infine sporto denuncia alle forze dell’ordine, che adesso indagano sul caso.