Tempo di lettura: 3 minuti
Napoli – Sono giorni carichi di ansia per i 33 sfollati di Cavalleggeri d’Aosta. Una preoccupazione che aumenta a vista d’occhio nonostante l’incontro tenuto stamattina in Prefettura. Quello che ne è venuto fuori è uno scenario sempre più incerto e che, a oltre una settimana di distanza dal terrificante rogo del deposito di giocattoli “Gerardi & Fortura”, fatica ad approdare a una soluzione stabile. L’ipotesi al vaglio, che al momento è anche quella più concreta, vede la possibilità di sistemare in hotel i cittadini che hanno dovuto lasciare la palazzina della seconda traversa di via Divisione Siena. Il problema, neanche a dirlo, sarà però quello di riuscire a reperire le coperture economiche.
Vista la natura privata del problema e dei soggetti coinvolti non è infatti chiaro quale istituzione potrà farsi carico di trovare, o quantomeno individuare, una soluzione. Sul punto, la Municipalità 10 guidata dal presidente Diego Civitillo continua a essere in prima linea cercando di capire quale possa essere l’interlocutore più adatto. Una timida apertura è così intanto arrivata dall’incontro tenuto stamattina al Palazzo di Governo e che ha visto protagonisti il Capo di Gabinetto del Prefetto, una delegazione della Giunta di via Acate e una rappresentanza dei residenti costretti a lasciare le proprie abitazioni da ormai otto giorni. In ballo, vale la pena ricordarlo, c’è il futuro di 11 nuclei familiari, per un totale di 33 persone, di cui otto minorenni. Il presidente Civitillo uscendo dalla Prefettura non fa mistero dei propri timori: «Le famiglie ancora alloggiate nell’oratorio – spiega – sono sempre più esasperate. Bisogna trovare al più presto una soluzione alternativa alla parrocchia e con tutta probabilità si andrà verso una sistemazione in albergo o residenze». Tutto risolto, dunque? Neanche per sogno: «Il problema – ragiona Civitillo – è adesso quello di capire quali siano gli enti preposti a farsi carico della vicenda, soprattutto sotto il profilo economico. Purtroppo l’incendio della settimana scorsa non rientra nella procedura di protezione civile nazionale e questo rischia di complicare non poco le cose. La Prefettura ha comunque mostrato interesse alla vicenda e dovrebbe darci un riscontro da qui alle prossime 24 ore, dopo di che si procederà con una nuova convocazione del tavolo». Ad oggi il deposito di giocattoli distrutto dal mega-incendio della scorsa settimana resta ancora sottoposto a sequestro, mentre le abitazioni soprastanti sono tuttora inagibili. I tempi per un eventuale rientro in casa degli sfollati restano dunque al momento non quantificabili. Unica consolazione, la palazzina colpita dal rogo risulta essere coperta da polizza assicurativa.