Quarto (Na) – “Avevano chiesto aiuto ma niente, stanno buttando tutto giù tutto” così alcuni vicini delle famiglie sgomberate di via Beccali a Quarto assistono attoniti alla demolizione delle abitazioni abusive.
Un silenzio surreale coperto solo dal rumore delle ruspe che oggi, nonostante l’emergenza sanitaria, sono a lavoro per abbattere l’immobile abusivo.
Mentre le vie d’accesso alle abitazioni sono letteralmente blindate dalle forze dell’ordine in assetto anti-sommossa e la polizia municipale per il pericolo di proteste e malumori. Con il grido unisono che si alza tra la cittadinanza: “Vergognatevi!“.
Una parte della cittadina a nord di Napoli resa inaccessibile per favorire il lavoro delle ruspe che lasceranno in strada 4 famiglie in piena zona rossa. Accade, tristemente, nella giornata di oggi dove delle peripezie burocratiche permettono, in un silenzio che fa un rumore assordante, di lasciare in strada e senza speranza alcune famiglie.
Dopo giorni di richiami all’attenzione pubblica da parte del primo cittadino, Antonio Sabino, nulla è cambiato e la ditta che si occuperà di demolire interamente la struttura è già arrivata in città.
“Stiamo vivendo un momento storico unico, difficile – ha spiegato solo qualche giorno fa il sindaco di Quarto, chiedendo aiuto anche al Presidente Mattarella e al Premier Conte -.
Con la sospensione degli abbattimenti si avrebbe la dimostrazione che le Istituzioni sanno rispondere con serietà ma anche umana comprensione alle esigenze umane e sociali di un territorio”.