Cardinale Sepe: “La camorra è un tumore maligno”

Il cardinale Crescenzio Sepe nel corso della cerimonia di affidamento della città di Napoli alla Madonna nel giorno della Festa dell'Immacolata, 8 dicembre 2015. ANSA/CESARE ABBATE
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Napoli  –    Quel tumore maligno, ormai presente da tanto tempo nella città e che in qualche maniera si era pensato di debellare, arrestando capi, capi dei capi, sottocapi, ha avuto una escrescenza soprattutto tra giovani, che è la cosa più preoccupante”. Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, in merito agli ultimi episodi di malavita registrati in città. “Si è creato un vuoto di malavitosi – ha affermato il presule – per cui questi ragazzi, abbandonati a se stessi, non educati nelle famiglie e nelle scuole, non accolti in qualche caso, per quanto era possibile dalla stessa chiesa, nei vari oratori e iniziative, fanno della strada e della violenza un’arma per potersi affermare e pensare di dominare questi quartieri senza una consistente forza che possa ostacolare la loro azione malavitosa”.

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