Durissimo l’attacco di Valeria Ciarambino, capogruppo regionale del M5S e presidente della commissione Trasparenza alla notizia dell’arresto di Verdoliva. “L’ennesimo schiaffo alla sanità campana – ha dichiarato – con l’arresto del supermanager pupillo di De Luca, Ciro Verdoliva, direttore generale del Cardarelli e commissario in proroga con super poteri all’Ospedale del Mare. Alla luce delle vicende odierne come presidente della Commissione Trasparenza voglio denunciare il gravissimo atteggiamento ostruzionistico della maggioranza di De Luca, che ha ostacolato il lavoro della Commissione impedendoci di fare luce sugli appalti per i servizi di pulizie del Cardarelli. Oggi sappiamo perché”.
“Sono due anni che come commissione Trasparenza ci stiamo occupando degli appalti del Cardarelli, in particolare dell’appalto alla Romeo. Da due anni aspettiamo risposte per verificare la corretta esecuzione di quell’appalto, su cui nelle diverse audizioni tenute vennero fuori tante ombre. Risposte che Verdoliva, responsabile di quell’appalto, non ci ha mai fornito nonostante i numerosi solleciti inviati: evidentemente c’era qualcosa da nascondere. Già allora trasmettemmo le carte di quelle audizioni in procura e non ci siamo fermati. Nei mesi scorsi, il 20 settembre e poi ancora il 30 ottobre, abbiamo riconvocato Verdoliva in Commissione Trasparenza, per continuare a parlare di quell’appalto e perchè ci spiegasse tra le altre cose quei 200 mila euro extra contratto che venivano corrisposti alla Romeo ogni mese e su cui anche l’Anac aveva acceso un faro. Non si è mai presentato in commissione, inviando giustificazioni assurde alla sua assenza”.
“A marzo scorso – prosegue Valeria Ciarambino – come M5S avevamo depositato un’interrogazione sugli appalti regionali alla Romeo, chiedendo conto dei controlli messi in atto dagli uffici regionali dopo le notizie di stampa sulle irregolarità nell’aggiudicazione e nell’esecuzione e addirittura sulle ipotesi di infiltrazione camorristica. Quella interrogazione attende da 7 mesi una risposta, perché è evidente che non esistono controlli”
Ma la capogruppo non risparmia attacchi neppure al ministro della Salute: “Consideriamo il ministro Lorenzin complice del disastro corruzione nella sanità campana: già a marzo scorso chiedemmo l’invio degli ispettori anticorruzione come previsto dal protocollo tra ANAC, Ministero della Salute e Agenas. Cosa aspetta a mandarli? Cos’altro deve accadere? Con l’arresto odierno si rischia la paralisi del Cardarelli e dell’Ospedale del Mare, è gravissimo per la nostra sanità in ginocchio”.
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