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Caos ordinanze, la Camera di Commercio ai bar: “Seguite De Luca”. Ma de Magistris rivendica il suo potere

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Whatsapp, telefonate, sms. Il telefono del presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola bolle. Da quando il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ha emesso l’ordinanza sindacale che contraddice negli orari di apertura e della vendita alcolici quanto stabilito dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è esploso il caos.

I gestori dei locali non sanno quale ordinanza devono rispettare: quella regionale o quella comunale? “Seguite l’ordinanza della Regione Campania” risponde loro Fiola. Ovvero bar e baretti aperti fino all’una di notte e vendita per asporto di alcolici fino alle 22. Una soluzione tra l’altro che era stata concordata tra la Regione e la Camera di Commercio “accolta favorevolmente dalle imprese – come ricorda lo stesso Fiola – perché dava la possibilità di essere aperti più ore e nello stesso tempo evitava assembramenti”.

Poi l’ordinanza di de Magistris che stravolge tutto, prolungando – a partire dal primo giugno – fino alle 3,30 dal giovedì al sabato e fino alle 2,30 negli altri giorni della settimana. Con vendita alcolici fino a mezzanotte. “In queste ore vige una grande confusione. Sono dispiaciuto che, in un momento così delicato e difficile, si stia creando incertezza e si stia rendendo più complicata la ripartenza delle imprese”. E proprio per fare chiarezza Fiola posta su Fb la foto dell’articolo 3 del decreto legge 19/20 che norma le ordinanze regionali e sindacali. L’articolo in sintesi dice che le ordinanze dei sindaci che sono in contrasto con quelle regionali sono inefficaci.

“Quindi ai tanti che mi chiedono cosa fare mi sento di dire che si deve continuare a rispettare quanto contenuto nell’ordinanza n. 53 del 29/05/2020 emanata dalla Regione Campania”. Non la vede così, sicuramente, il sindaco di Napoli che rivendica, come fatto anche nel corso della videoconferenza con le altre fasce tricolore e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i propri poteri e prerogative.

Ora che la fase 2 è cominciata, l’ex pm non ha più alcuna intenzione di continuare a delegare le decisioni alla Regione e al Governo. “La nostra ordinanza – spiega il primo cittadino ricordando l’impegno di Conte in videoconferenza a chiarire il quadro normativo  – non solo è perfettamente legittima, ma anche doverosa. Noi siamo sempre pronti al dialogo, non c’è da impuntarsi sulla mezz’ora prima o dopo. Se nelle prossime ore da parte della Regione ci sono richieste particolari, siamo pronti a trovare un’intesa, ma è finita la stagione in cui le Regioni dall’alto decidono”. Insomma altro che disgelo dopo l’incontro tra sindaco e Governatore, come preannunciato da Anteprima24. Continua più di prima il braccio di ferro tra Comune e Regione.

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