Campania, ospedali “distratti” dal covid :”Negato il diritto alla salute”

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Napoli – L’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus mette ogni giorno di più a dura prova tutto il sistema ospedaliero regionale. Un’emergenza che ha portato alla luce tanti limiti per le questioni ordinarie.

“L’emergenza COVID 19 ha messo a dura prova il sistema sanitario regionale e ancor di più quelle strutture che hanno garantito per prime le misure di maggiore accoglienza di pazienti affetti da coronavirus. – dichiara Luigi Bencivenga portavoce Anaao Assomed azienda dei colli in una lettera inviata al direttore generale azienda ospedaliera dei Colli . La lettera è stata firmata anche dalle altre sigle sindacali Anpo Cimo FVM Fassid CGIL Medici CISL Medici Uil medici Ad oggi come testimoniano i dati, il quadro emergenziale si è ridotto notevolmente . A fronte di 656 posti letto disponibili in area intensiva sono occupati 110. Così come per i posti letto disponibili , nell’area degenza ordinaria su 3160 ne sono occupati 1.350. Dati elaborati dal 1 febbraio 2021 al 15 febbraio 2021 dalla fonte ufficiale Covid 19 della Regione Campania. È chiaro a tutti che da troppo tempo ormai l’emergenza pandemica stia continuando a trascurare, se non a dimenticarsi completamente, delle degenze ordinarie e del trattamento delle restanti patologie venendo meno al diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione.

Il presidio Monaldi caratterizzato negli anni quale eccellenza Pneumologica in primis e poi Cardio-Polmonare, è un Ospedale di riferimento nazionale e internazionale con un corollario di unità chirurgiche e mediche di rilievo. Questi reparti oggi vedono ridotte al lumicino tutte le attività mediche e chirurgiche con allungamento delle liste di attesa perché 60 posti letto sono stati utilizzati per l’emergenza COVID. Attualmente per il ritardo diagnostico – terapeutico i pazienti Pneumologici Cardiopatici e Oncologici stanno subendo un incremento dell’indice di morbosità e di mortalità già precedentemente alto. Come Anaao Assomed chiediamo non solo di riformulare le decisioni della prima fase in cui tutto l’impegno del Sistema Sanitario Nazionale è stato indirizzato al contenimento dell’infezione ma anche di Istituire un dipartimento specifico per le emergenze infettivologiche presso l’Ospedale Cotugno per assicurare una risposta non occasionale agli eventi e soprattutto per offrire un riferimento costante a tutto il Sud del Paese. Inoltre Riteniamo giusto che l’Azienda dei Colli continui a dare il proprio contributo alla pandemia ma il Presidio CTO necessita immediatamente di un rafforzamento specialistico per l’emergenza.”

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