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Mamma uccisa perché ha alzato le braccia per difendere il figlio dal raid

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NAPOLI – È morta perché ha alzato le braccia, nel tentativo disperato di proteggersi. Immacolata De Rosa, 54 anni, è morta perché un colpo di pistola le è entrato sotto all’ascella e le ha trafitto il cuore. Cinque colpi di pistola alla faccia e al collo di Clemente Palumbo, 34 anni, uno solo l’ha raggiunta. È morta così la mamma del pregiudicato di Casalnuovo, vero obiettivo dei killer che ieri sera hanno fatto fuoco sei volte ma oltre ad uccidere lui hanno ucciso anche la mamma, incensurata, madre di altre tre ragazzi e vedova. Adesso è molto più chiara la dinamica del clamoroso agguato di camorra, il trentesimo dall’inizio dell’anno, che ha insanguinato la città di Casalnuovo, a nord di Napoli. Palumbo era fermo in auto a parlare con la mamma in via Cesarea, aveva con un precedente per ricettazione, era finito nel mirino del gruppo dei Veneruso in quanto vicino ai Rea. I due clan erano un tutt’uno fino a pochi mesi fa, grazie ad una spartizione equa degli affari, ma invece qualcosa si è rotto. Degli ammanchi nella cassa avrebbero generato le frizioni che già un mese fa hanno portato ad una gambizzazione.

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