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Napoli – La resa dei conti è arrivata. Carabinieri e polizia hanno messo a segno una operazione che ha portato in carcere quindici affiliati al clan Sibillo del centro storico di Napoli, da mese pesantemente bersagliato con atti intimidatori. I carabinieri hanno arrestato quattro esattori del pizzo. I carabinieri del comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione a un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di quattro ritenuti uomini del clan camorristico dei Sibillo a carico dei quali sono emersi gravi indizi di colpevolezza in merito all’estorsione, aggravata dal metodo mafioso, ad una nota pizzeria del centro storico.
Gli esercenti del locale di via dei Tribunali, recentemente bersaglio di colpi d’arma da fuoco, da due anni erano costretti a versare settimanalmente il pizzo a esponenti del clan Sibillo. La richiesta estorsiva, che aumentava in occasione delle principali festività, era funzionale, oltre che ad imporre la supremazia del clan sul territorio, a sostenere i detenuti affiliati al clan e le loro famiglie. La polizia ne ha portati in carcere altre undici. Per omicidio, estorsione, armi e associazione camorristica. Ricostruite le tensioni tra i Buonerba e i Sibillo che nel 2015 portarono a decine di atti intimidatori e omicidi.