Un incontro positivo, che ha creato i giusti presupposti per una vera rivoluzione delle politiche calcistiche e che potrebbe mettere finalmente al centro i tifosi. È quanto emerge dalla presentazione di stamattina, nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino. L’Avv. Emilio Coppola, che ha presentato il documento al Governo e ai parlamentari di opposizione presenti e che difende gli interessi di 108 diverse tifoserie organizzate, è apparso molto soddisfatto. Queste le sue dichiarazioni ad Anteprima24.
Com’è andata la presentazione di stamattina? Avete incontrato Crimi per parlare del “calcio che sarà”.
“Sì, è andata molto bene. Il viceministro dell’Interno Vito Crimi si è preso l’impegno di riconvocare le parti che hanno composto il protocollo del 2017, così da poterlo ridiscutere e ridisegnare un sistema che tuteli maggiormente i tifosi”.
Ci parli del documento.
“Innanzitutto è stato intitolato “Uno sport a misura di tifoso”, proprio perché rappresentativo del mondo del tifo, che chiede alla politica di intervenire per provare a cambiare il calcio dopo la pandemia”.
Che proposte contiene?
“Alla base del documento c’è un’idea ben precisa, quella di riformare il calcio rimettendo al centro i tifosi. Tra i suoi punti cardine c’è chiaramente la rimozione della tessera del tifoso, che negli anni ha dimostrato parecchie lacune. Napoli e Brescia, per fare un esempio, la considerano obbligatoria per la sottoscrizione dell’abbonamento. Inoltre, l’obiettivo è quello di poter creare dei settori dello stadio dover poter tifare in tranquillità, senza rischiare di ritrovarsi multe e diffide”.