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Napoli – Atto vandalico o strategia di sabotaggio, l’ospedale San Giovanni Bosco finisce ancora nel mirino. Nel tardo pomeriggio di ieri un raid si è registrato nel presidio della Doganella, già al centro del caso delle formiche nei reparti e nel pronto soccorso avvenuto pochi mesi fa. Ignoti si sono introdotti al secondo piano dell’edificio, nell’area che in passato ospitava l’Unità di Terapia intensiva cardiologica e, dopo aver forzato tre porte antincendio, ha intasato i servizi igienici con una grande quantità di carta igienica e poi aperto i rubinetti al massimo getto.
L’area si è allagata sino a creare delle spaventose infiltrazioni nei locali sottostanti. Subito il personale in servizio ha lanciato l’allarme. Giunti sul posto, i tecnici della struttura commissariale dell’Asl Napoli 1 Centro si sono convinti che si trattasse di un atto vandalico, sia per le modalità con le quali si è prodotto l’allagamento, sia perché tutti i sanitari sono stati ritrovati coperti di feci e sia perché le porte sono state forzate. «Un gesto – sottolinea il commissario straordinario Ciro Verdoliva – che qualifica gli autori, ma che non scalfisce minimamente la nostra determinazione». Verdoliva ha provveduto a sporgere denuncia all’autorità giudiziaria, avviando anche un’indagine interna. Non si esclude infatti che dalle telecamere di sorveglianza possano emergere immagini utili a fare luce sull’accaduto.
«Gesti simili – conclude Verdoliva – mortificano la dedizione e la professionalità della squadra che ho l’onere e l’onore di guidare. Una squadra fatta di donne e di uomini di grande valore e capaci di dare a tutti un esempio straordinario di impegno e professionalità. Il cambiamento che abbiamo avviato è per quest’azienda una vera rivoluzione, che evidentemente a qualcuno non fa per nulla comodo. A chi non sta bene tutto questo voglio dire una cosa: dal 9 febbraio la musica è cambiata. Ci si può adeguare o ci si può adeguare, non ammetteremo altre alternative».