Vico Equense (Na) – Bombe carta, incendi e telefonate minatorie per sottrarre appalti alla concorrenza. Un imprenditore edile di 37enne originario di Vico Equense e un 34enne di Pompei sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Sorrento in esecuzione di una misura cautelare, emessa dal Gip di Torre Annunziata su richiesta della procura oplontina, per estorsione, incendio doloso, trasporto e uso di ordigni esplosivi, danneggiamento e, solo per il primo, concorrenza sleale in attività imprenditoriale.
L’obiettivo dei due – secondo quanto emerso dalle indagine- era “soffiare” ricchi appalti a una ditta concorrente. Fine perpetrato anche con minacce telefoniche. Gli indagati, tra il gennaio e il febbraio di quest’anno, avrebbero disposto il posizionamento di 2 bombe carta: una esplosa davanti a un hotel di Vico Equense che la ditta aggiudicataria stava ristrutturando, l’altra davanti al garage privato del titolare dell’azienda.
Gli investigatori ritengono anche che i due abbiano ordinato l’incendio di un autoarticolato dell’azienda concorrente: il mezzo venne dato alle fiamme mentre era parcheggiato in prossimità di una struttura che la ditta stava adibendo ad albergo, sempre nel comune vicano.
Ai gesti intimidatori aggiunsero una telefonata fatta a un dipendente dell’azienda presa di mira. “Dite al “mastro” vostro che deve portare quell’offerta a Vico Equense”, intendendo con quelle parole che dovevano cedere i loro appalti per non avere altri problemi.