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Bomba in via Toledo, Chirico: «Sistema al collasso»

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Napoli – «Fare chiarezza subito». È questo l’appello di Francesco Chirico, presidente della Municipalità Due, all’indomani della tremenda deflagrazione di via Toledo. Reduce da un incontro urgente con i commercianti della zona, il numero uno della giuntina di piazza Dante non ha dubbi: «La città di Napoli non merita uno scempio del genere, adesso è arrivato il momento che anche il Comune ci dia una mano per garantire la tutela della legalità sul territorio, una battaglia che va portata avanti cominciando a contrastare il fenomeno del caro-affitto».
Con le indagini ancora in pieno svolgimento, il presidente Chirico evita insidiosi sbilanciamenti sull’accaduto. Ma all’ipotesi di una ritorsione legata alla riscossione del pizzo sembra dare poco credito: «Stamattina – spiega – ho parlato a lungo con gli esercenti della zona e tutti hanno sostenuto di non aver mai ricevuto negli ultimi mesi richieste di denaro o subito minacce dalla malavita. Certo, lo sfondo della vicenda resta di natura camorristica ma dietro potrebbe esserci anche dell’altro». Il presidente della giunta municipale analizza quindi uno dei fenomeni che più sta mettendo alle strette i commercianti del quartiere: «Al di là dei sacrosanti aspetti legati alla sicurezza, credo sia giunto il momento che anche il Comune, in ragione della forte presenza turistica degli ultimi anni, adotti delle misure per incanalare nella giusta direzione questo benessere. Nel centro della città stiamo assistendo a un aumento esponenziale dei canoni di locazione. Questo continuo rialzo del prezzo dei fitti fa arginato al più presto o si rischia di continuare a favorire il malaffare». Per Chirico la via da seguire non può che essere dunque soltanto una: «Soltanto calmierando i prezzi si potranno favorire gli imprenditori seri e fermare quelli in odore di riciclaggio che di certo non hanno problemi a sostenere canoni esosi». In caso contrario il rischio è che «il fenomeno della gentrificazione del centro storico continui a prendere piede ancora più di quanto non abbia già fatto e che il centro storico di Napoli perda per sempre la propria identità. In quest’ottica serve al più presto anche uno stop alle licenze per baretti, friggitorie e locali fast food, attività che nulla hanno a che vedere con la nostra storia e le nostre eccellenze. Due giorni fa ho scritto al sindaco Luigi de Magistris e a quattro assessori comunali per chiedere un incontro proprio su questi temi. Non c’è più altro tempo da perdere»
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