NAPOLI – E’ stato un lunedì di resa dei conti in casa Partito Democratico e in casa Bassolino. Dove per resa dei conti, a giusto una settimana dalla vittoria di Gaetano Manfredi alle elezioni, vuol dire “analisi del voto”, proprio come nella migliore tradizione dei partiti.
In casa Pd, quindi. Direzione provinciale con saluti del sindaco eletto e chiusura affidata a Francesco Boccia, l’uomo di Enrico Letta al quale sono affidati gli enti locali: “Non venitemi a dire chi ha vinto e chi ha perso all’interno della nostra coalizione (il riferimento era a cosa sia stato più determinante per la vittoria: il peso delle liste di De Luca o l’alleanza col M5s, ndr). Non venitemi a fare sommatorie. La verità è che da solo non basta nessuno. E una vittoria come quella che abbiamo conseguito dà la possibilità anche di cancellare la futilità di certe polemiche e di ripartire col piede giusto”.
Quando il discorso è scivolato su alcuni ex dem che hanno scelto di candidarsi con altre liste, Boccia si è soffermato anche sulle tredici liste che hanno consentito a Manfredi la super vittoria col 62% dei consensi al primo turno.
“Le tredici liste non possono essere un modello – ha tenuto a precisare dopo che già in campagna elettorale avevano destato perplessità per la loro eterogeneità e la probabile difficoltà a governarle una volta in consiglio comunale – Le abbiamo fatte e sostenute questa volta perchè era inevitabile dopo le regionali dello scorso anno (quando a sostegno di De Luca si era messo in campo lo stesso schema della coalizione assai larga e numerosa, ndr) e visto le condizioni da cui venivamo. Ma, per la prossima volta, bisogna che siano di meno: quattro o cinque. E che siano coerenti. Davanti a noi c’è un percorso lungo per arrivarci, lo so. Ma ci si arriva a quest’obiettivo con una classe dirigente che dimostri di rispettarsi e di aiutarsi”.
In casa Bassolino. L’ex sindaco ha spiegato che, secondo lui, il voto ha sostanzialmente bocciato l’asse Pd-Movimento 5 Stelle. Che ha vinto “lo schema regionale di De Luca con una coalizione assai larga che è difficile richiamare immediatamente al centrosinistra”. E ha rivendicato la sua “battaglia giusta”.
“Certo – ha argomentato davanti ai suoi fedelissimi – il risultato è stato inferiore alle attese e assai inferiore a quello che meritavamo, ma ora bisogna guardare avanti. Bisogna cercare di aprirci. In consiglio comunale, daremo non una ma due mani alla maggioranza se propone cose buone per la città. Altrimenti la nostra sarà una opposizione, dentro e fuori al consiglio comunale, intransigente”.
Il saluto finale ha ricordato un Nanni Moretti d’annata: “Ci teniamo in contatto”. Nel frattempo, con una pagina Facebook e un coordinamento che Bassolino e i suoi vorranno mettere in piedi per i 2 consiglieri comunali e i 10 municipali conquistati una settimana fa. Potenza dell’8,2%.