Come nel film “Così parlò Bellavista”: il pizzo pagato due volte a due clan

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Napoli – Pagano tutti e pagano anche due volte se si trovano al confine tra due zone contese dalla camorra. Paradossale ma vero. Hanno preteso il pizzo da due fratelli titolari di un chiosco nella zona di piazza Garibaldi. Prima gli esponenti di  un clan e poi quelli dell’altro. Si alternavano perché l’attività si trovava esattamente al centro: da una parte sotto l’egida del clan Brunetti-Amirante e dall’altra quella dei Mazzarella.

Come nel film “Così parlò Bellavista” di 33 anni fa, i titolari erano costretti a pagare due volte. Ma dopo oltre un anno e mezzo di vessazione hanno deciso di affidarsi allo Stato e denunciare. Questa mattina gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno arrestato otto persone, accusate di essere responsabile delle estorsioni praticate ai due fratelli che hanno versato oltre 10mila euro di tangente. Emblematico il caso dello scorso luglio quando dopo il pagamento di una “rata” da mille euro ai Mazzarella, il giorno dopo si presentò un esponente pretendendo lo stesso trattamento. «Denunciate, è l’unica strada possibile. Quando si ha il coraggio di fidarsi della magistratura e delle forze dell’ordine ci si libera della morsa. Recatevi in commissariato, in questura e denunciate“. Questo è l’appello di Luigi Rinella, capo della Squadra Mobile di Napoli.

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