Napoli – Topi all’assalto e in due scuole dell’area flegrea è subito allarme. L’emergenza è scattata dopo che negli ultimi giorni si sono moltiplicati in rapida successione gli avvistamenti di roditori. Le colonie sono state notate soprattutto all’esterno della materna comunale Cappuccetto Rosso e dell’elementare statale Vito Fornari. Istituti frequentati entrambi da alunni giovanissimi, motivo per il quale le famiglie degli iscritti sono subito balzate dalla sedia chiedendo l’immediato intervento delle istituzioni e, dunque, la bonifica dei luoghi. L’Asl Napoli 1, letteralmente subissata dalle segnalazioni, sta predisponendo il da farsi e a partire da lunedì la situazione dovrebbe progressivamente tornare alla normalità.
Il primo a finire, suo malgrado, sotto i riflettori della protesta è stato il 41esimo istituto compresivo. Il plesso Vito Fornare di Bagnoli, che ospita una scuola statale di primo grado, negli ultimi giorni ha infatti ricevuto numerose e poco gradite “visite” da parte dei ratti. I topi, stando a quanto emerso fin qui, non si sarebbero introdotto nell’edificio, ma la loro presenza nelle aree perimetrali è stata comunque più che sufficiente a innescare l’indignazione dei genitori dei piccoli. Il copione si è inoltre ripetuto con un’aggravante fuori la scuola materna comunale Cappuccetto Rosso di Cavalleggeri, 25esimo circolo. La struttura ospita infatti da qualche tempo, oltre ai propri 35 iscritti, anche circa 60 bambini del nido comunale Marco Polo. Una misura adottata per necessità dopo che quest’ultimo istituto, in seguito al terremoto di quest’estate registrato su tutta l’area flegrea, ha riportato dei danni alle pareti. Fessurazioni non strutturali e che hanno interessato soltanto l’area dell’ex custode e della cucina, ma in via precauzionale è stato ugualmente disposto il trasferimento degli alunni al Cappuccetto Rosso. Dove però da alcuni giorni è subentrata un’ulteriore emergenza: quella dei roditori. Una situazione a dir poco incresciosa, che ha fatto andare su tutte le furie i preoccupatissimi genitori dei bambini. In pochi giorni, infatti, Comune e Asl si sono visti recapitare una valanga di segnalazioni. Insomma, come passare dalla padella alla brace.
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