Bagnoli, scuola ridotta a una giungla: le mamme si autotassano e bonificano le aiuole

Napoli – Blitz anti-degrado all’istituto comprensivo “Console” di Bagnoli. La scuola flegrea, che ingloba al suo interno sia classi elementari che medie, versava ormai da mesi in uno stato di profonda e inquietante trascuratezza. A preoccupare i genitori dei giovanissimi alunni erano soprattutto le condizioni di abbandono delle aree esterne del plesso, letteralmente infestate da vegetazione e animali di ogni genere, in primis ratti e blatte. Per questo motivo, preso atto del mancato intervento dei giardinieri della Municipalità di rifermento, le famiglie hanno deciso di rimboccarsi le maniche e fare tutto da sé.   

L’iniziativa è stata promossa dal gruppo civico “Donna Domani” e ha visto l’impegno di circa ottanta mamme che hanno deciso di autotassarsi di un euro a testa per finanziare l’intervento di bonifica. E così, di buon mattino e nonostante l’arrivo del primo caldo estivo, le madri dei bimbi dell’istituto “Console” hanno impugnato forbici da giardinaggio, scope e sacchi e hanno ridato nuova vita alle aiuole della scuola di viale Kennedy. Tra le promotrici dell’intervento c’era anche la consigliera della Municipalità Dieci, Edvige Mariani.

L’esponente del parlamentino flegreo, al netto della soddisfazione per la riuscita della pulizia, non fa mistero di una certa amarezza: «Ogni anno, proprio in questo periodo, la scuola diventa puntualmente un caso emergenziale, con piante urticanti che diventano causa di problemi respiratori anche gravi per i nostri figli. Non parliamo poi della presenza di animali “poco graditi”, in alcune aiuole abbiamo trovato persino delle bisce».

All’origine del problema ci sarebbe la solita mancanza di programmazione: «Ad oggi – spiega la Mariani – l’ufficio Sat della Municipalità non è ancora in possesso del calendario relativo agli interventi di pulizia da effettuare all’istituto “Console”. Cosa che invece non succede con gli altri istituti del nostro quartiere». E così a doverci mettere una pezza sono ancora una volta i privati cittadini. Con buona pace del bene comune.