Mancato risanamento dell’ex area Italsider, dopo il primo verdetto del Tribunale di Napoli i pentastellati mettono nel mirino il Governo nazionale. Il Movimento 5 Stelle annuncia che presenterà un esposto «per poter accertare le responsabilità in merito all’assenza di bonifica dei terreni di Bagnoli». Lo annuncia Paola Nugnes, parlamentare del Movimento 5 Stelle e candidata al Senato nel collegio uninominale Campania Napoli San Lorenzo-Fuorigrotta.
«La sentenza che lunedì scorso ha messo il primo punto sull’infinita vicenda della bonifica di Bagnoli – spiega la Nugnes – è solo l’ultimo atto. Da 30 anni i napoletani stanno aspettando invano e le responsabilità sono ben precise. La legge 388 del 2000 ha infatti attribuito al ministero dell’Ambiente la funzione di vigilanza e di controllo per l’effettiva attuazione del piano di recupero di Bagnoli per il quale il soggetto attuatore era la Bagnolifutura (i cui libri contabili sono finiti in Tribunale, ndr). Dal 2000 fino al fallimento, o meglio fino all’emanazione della 133 del 2014, che introduce un commissario straordinario e un diverso soggetto attuatore per l’opera di bonifica e per la rigenerazione ambientale, a essere responsabili sono quindi stati i Governi di centrodestra e di centrosinistra, dal governo Amato a Renzi». Per questo, aggiunge ancora la Nugnes, «sono loro i responsabili del fallimento della bonifica di Bagnoli. Secondo questa legge i vari ministri dell’Ambiente sono tenuti a rapportare al Parlamento sullo stato di avanzamento dei lavori. Cosa mai avvenuta. Chi ha sbagliato adesso paghi».