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Napoli – Gang di giovanissimi teppisti in azione nel centro storico di Napoli, nel mirino del branco finisce una comitiva di bambini rom all’uscita dal cinema. La feroce aggressione si è consumata ieri sera poco dopo le 19 tra piazza Dante e via Cisterna dell’Olio. Per fortuna nessuna delle vittime ha riportato conseguenze fisiche ed è riuscita a cavarsela solo con un grosso spavento. Alcuni dei componenti della gang, stando alla testimonianza dei piccoli, erano infatti armati di coltelli.
A raccontare l’agghiacciante episodio è Andrea Morniroli, dirigente della cooperativa Dedalus: «Ieri sera, all’uscita dal cinema Modernissimo, un gruppo di bambini e bambine rom, accompagnato da due operatrici della Dedalus, è stato aggredito con minacce e insulti da un gruppo di adolescenti italiani. La pandemia del rancore e dell’odio, la rabbia di chi si sente escluso e deve trovare qualcuno da calpestare sotto di lui per sentirsi un po’ più forte e dentro. L’ignoranza che che vede ogni differenza come pericolo e oggetto da colpire si sta diffondendo sotto i nostri occhi. Ogni giorno, in ogni luogo, alimentata da gruppi politici e da quei governanti, locali e nazionali, troppo incapaci e privi di lungimiranza per rendersi conto del danno che stanno facendo al Paese, al nostro essere civili, al futuro democratico del Paese. Occorre un impegno costante e su più luoghi, occorre dire con chiarezza da che parte si sta e contemporaneamente trovare parole, linguaggi, argomenti per parlare con chi oggi è più attratto dal rancore che dalla cura. Occorre denunciare senza se e senza ma ogni azione di intolleranza e razzismo. Nell’esprimere la massima vicinanza e il sostegno alle operatrici Dedalus e ai bambini e alle bambine rom invito tutte e tutti a mobilitarsi e a lavorare insieme per la riuscita della grande manifestazione contro il razzismo».
A finire nelle mire dalla gang sono state dunque due operatrici della coop Dedalus che ieri sera avevano accompagnato, insieme a due mamme, sette bambini al cinema Modernissimo, a vedere un film. All’uscita, intorno alle 19,30, sono stati aggrediti da un gruppo di ragazzini napoletani. Minacce, lanci di pietre, sputi, insulti al grido di “ritorna a casa tua”. Né le mamme né le operatrici hanno però deciso di reagire, pensando solo a mettere in salvo i bambini trovando rifugio a piazza Dante, dove sono stati accolti in un bar. Fino a lì, i quattro ragazzini napoletani hanno continuato a inseguirli minacciando di usare i coltelli. Un racconto terribile, frutto di violenza gratuita che ha coinvolto bambini piccoli con l’unica responsabilità di essere di etnia rom. L’assessore comunale all’immigrazione, Laura Marmorale, intanto accusa: «C’e’ chi sta creando artatamente un clima di odio, violenza e discriminazione, animando e legittimando i più biechi istinti. Un gesto di una gravità inaudita che va immediatamente condannato e stigmatizzato. Faremo di tutto per rintracciare e denunciare questi ragazzini, per togliere loro le armi, verbali e materiali, per metterli davanti ai bambini che volevano ferire e umiliare per mostrare loro cosa sono davvero: bambini, persone».