Napoli – “Un grande autogol di Forza Italia, Palummella non rappresenta i tifosi del Napoli”. A parlare ad Anteprima24 è Emilio Coppola, avvocato difensore di molti ragazzi delle curve. La possibile discesa in campo come candidato di Fi alle prossime regionali dell’ex capo ultras Gennaro Montuori – meglio noto come Palummella – in poche ore accende il dibattito nel mondo del tifo.
Avvocato Coppola, com’è stata accolta la notizia della possibile candidatura di Palummella lanciata da Forza Italia?
“Con grande stupore. Non era una cosa che si poteva preventivare e tanti, tra cui io, non abbiamo mai saputo di questa passione politica per il centrodestra di Palummella. Ma Forza Italia ha commesso un grande autogol proponendo la sua candidatura”.
Perché?
“Gennaro Montuori sono 21 anni che è fuori dal mondo delle curve. Non fa più parte del tifo organizzato, ricordiamolo: è stato messo alla berlina vent’anni fa. E’ un personaggio divisivo ed ambiguo, che ha più preso dal mondo del tifo che dato”.
Insomma Palummella non rappresenta i tifosi?
“Assolutamente no. Se qualcuno pensa attraverso questa mossa di intercettare i voti delle curve e dei tifosi del Napoli si sbaglia. I modelli che segue la mia generazione sono ben altri. Si apprezza di più chi per la propria passione ha perso il lavoro e non chi ha sfruttato il tifo a proprio piacimento, chi ne ha fatto un business”.
Montuori, come lui stesso ha dichiarato, valuterà nelle prossime ore se accettare o meno la candidatura proposta dall’onorevole Antonio Tajani. Ha qualche suggerimento?
“Come cittadino è libero ovviamente di giocare la sua partita elettorale, ma di non farlo in nome dei tifosi napoletani, spacciando una militanza ed appartenenza che non c’è più. Si candidi come giornalista di basso profilo sportivo, rappresentando esclusivamente se stesso e le sue istanze, senza ergersi a paladino dei tifosi”.
Diversamente quale crede sarebbe la reazione dei tifosi delle curve?
“Ci tengo a sottolineare che non sono il portavoce delle curve, però sicuramente visto che da 21 anni non appartiene più a questo mondo, se dovesse mettere avanti invece della sua persona i suoi trascorsi, credo ci potrebbe essere da parte loro una presa di distanza netta”.
Al di là di Montuori, il mondo del tifo non dovrebbe restare separato dalle poltrone in politica?
“Senza dubbio la politica divide ed il tifo unisce. Chi è profondamente integrato nel tifo difficilmente potrebbe candidarsi alle elezioni o avere una vita politica. Di sicuro occorre un dialogo con le istituzioni ed in quest’ottica lo scorso primo agosto si è tenuta a Napoli la manifestazione “Il calcio che sarà” per cambiare le regole del gioco, per una narrazione del calcio e dello stadio diversa”.