Home Napoli Perchè Augias ha avuto un merito col suo reportage su Napoli

Perchè Augias ha avuto un merito col suo reportage su Napoli

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Napoli – Non potrà più vantarsi della Lègion d’honneur, ma di aver fatto ricordare ai napoletani l’inutilità di uno sportello comunale sì: lunga vita a Corrado Augias.

Sabato scorso, la puntata del suo “Città segrete” dedicata a Napoli ha sollevato un vespaio di polemiche.

Moltissimi i napoletani che si sono sentiti offesi dal fatto che, per raccontare Napoli, il giornalista abbia dedicato molto spazio (anche) al super boss della camorra Raffaele Cutolo.

Sta di fatto che Augias può dormire sogni tranquilli. Nessuno lo potrà denunciare per lesa maestà davanti allo sportello del popolo. Quello istituito dal sindaco Luigi De Magistris e affidato per lungo tempo alla sua ideatrice, Flavia Sorrentino.

Lo sportello è chiuso. O quantomeno in agonia.

È quanto si apprende scorrendo il profilo Facebook della stessa Sorrentino.

Lei stessa ha avvertito il dovere di avvisare la popolazione: “Siete stati in tanti, come sempre, a contattarmi per chiedere un intervento dello sportello “Difendi la Città”, sulla trasmissione “Città Segrete” di Corrado Augias“.

“La narrazione mediatica di Napoli è un argomento che mi sta a cuore e ad esso ho dedicato con impegno e passione gli ultimi anni della mia vita. Pertanto, reputo corretto chiarire che la mancata presa di posizione da parte dello Sportello che ho ideato e costruito, non dipende dalla mia volontà o da una mia scarsa attenzione all’onda di indignazione che molti napoletani hanno manifestato: se da un lato infatti non smetterò mai di lottare per la buona reputazione di Napoli e dei napoletani, dall’altro da qualche tempo si è interrotto il mio rapporto di collaborazione con il Comune di Napoli“.

Gelo. Ma proprio ora? Proprio ora che Napoli è in pericolo? Chi ha tramato contro lo sportello della difesa della napoletanità?

Anche se le cause sono indipendenti dalla mia volontà, ho imparato, crescendo, che la politica è fatta di scelte che si rispettano sia quando esse sono a nostro favore, sia quando non lo sono, anche quando dovessimo ritenerle sbagliate o ingiuste – spiega in maniera alquanto criptica la SorrentinoRingrazio, dunque, l’amministrazione per l’occasione concessa. Ma una cosa è certa: l’attività dello Sportello e dell’Osservatorio di 20 volontari ad esso collegato che ho avuto l’onore di presiedere e coordinare e a cui ho dedicato quattro anni della mia vita in maniera completamente gratuita, non ha mai consentito ingerenze e intromissioni e non si è mai fermata di fronte a nessuno“.

Beh, però di fronte ad Augias: nel momento che più serviva…

Per me è fondamentale che le attività istituzionali – specie quando si prefiggono un obiettivo così alto e nobile per la terra di cui siamo orgogliosamente figli – siano rivolte a null’altro che al perseguimento del bene comune. Rimango fedele a me stessa e alla mia indipendenza. E tanto mi basta“.

Sorrentino vittima di una congiura di palazzo? L’assessora Clemente, di par suo, già sabato sera, quando Augias aveva appena terminato di pugnalare alle spalle Napoli, ha annunciato che si sarebbe “fatta sentire“.

Ma l’ex titolare dello sportello baluardo della capitale del Sud chiude il suo post così: “Rassicuro i miei compagni di viaggio e chi mi ha sempre incoraggiato e sostenuto che sono all’opera per progetti che rilanceranno con forza le attività intraprese. Il mio impegno per Napoli e per il Mezzogiorno non si è mai interrotto e continuerà con ancora maggiore forza e ancora più convinzione. Avanti, insieme, sempre“.

O, quantomeno, fino alla prossima puntata di “Città segrete“.

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