Napoli – Ci sono i dipendenti delle poste, gli autisti della metropolitana di Napoli ma anche quelli del comparto dell’aeroporto di Capodichino. Sullo sfondo la vertenza posta sullo stabilimento Whirlpool di via Argine. Il Paese scende in piazza per chiedere il diritto al lavoro.
Per lo sciopero nazionale unitario di Cgil, Cisl e Uil del settore terziario hanno incrociato le braccia per 4 ore tutti i lavoratori della penisola del settore terziario e metalmeccanico.
“Prima di chiedere altri posti di lavoro, difendiamo il lavoro che già c’è, ma resta carente e sottopagato” tuona dal palco di piazza Dante un’ex dipendente dell’Auchan.
“Caro governo – spiegano i lavoratori Whirlpool – vi spiego perché il nostro Slogan è “Napoli non molla”, se non lo aveste capito, qui è imballo qualcosa di più del posto di lavoro di 350 operai, qui è in gioco il rispetto e la tenuta del nostro Paese e stiamo minando le fondamenta della nostra democrazia e noi non siamo disposti a sacrificarla per le vostre inadempienze. Noi Resistiamo perché vogliamo che ci sia ancora futuro nel nostro Paese”.