Napoli – Oggi è la giornata nera del trasporto pubblico a Napoli. In mattinata l’ennesimo blocco della Linea 1 della Metropolitana per problemi tecnici. Cos’è successo? Perché, ancora una volta, i cittadini si sono ritrovati davanti i cancelli della metropolitana sbarrati? “Dovete rivolgere questa domanda all’azienda e a chi ha la responsabilità di gestire questi servizi. Proprio come ho fatto io ieri in maniera incessante e con un livello di pazienza che diventa sempre più corto perché non deve accadere ciò che accaduto“. Risponde così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
“Non è accettabile che mentre il Sindaco promette che nel 2019 Napoli sarà capitale mondiale del trasporto pubblico, nel 2018 non ci siano neanche più le risorse per manutenere i treni“. Così incalza, invece, Valeria Valente, deputata e consigliera comunale Pd. “L’Anm – continua – non è in grado neanche di fare manutenzione ordinaria e con il servizio già ridotto all’inverosimile, quando il Sindaco si impegnerà, davvero, a cambiare rotta? Riconoscendo gli errori commessi e il sostanziale fallimento della sua impostazione per ripartire guardando in faccia alla realtà con scelte nette e chiare in grado di mettere tutti gli altri nella condizione di dare un mano? Le migliaia di cittadini napoletani che quotidianamente utilizzano la metropolitana quanto ancora dovranno aspettare per un servizio decente? Queste sono solo alcune delle tante domande che da oramai 7 anni tanti napoletani si pongono. Così come i treni e i bus – conclude – anche l’amministrazione de Magistris è arrivata al capolinea“.
“Si deve programmare meglio ed è necessario un clima migliore all’interno dell’azienda“, precisa il primo cittadino spiegando che “in Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tra i vari punti, in riferimento al Natale sicuro, porrò la questione dei prolungamenti delle corse su ferro a partire dall’8 dicembre perché, nel momento in cui il Comune ha garantito le risorse per gli straordinari, nel momento in cui ci sono le risorse per non farlo solo nei fine settimane, nel momento in cui l’azienda ci dice che potenzialmente si puo’ fare, io vorrei capire perche’ non si fa“.
De Magistris, infine, ha sottolineato che bisogna capire “chi è al servizio della comunità, chi lavora per rilanciare fortemente l’azienda negli obiettivi strategici che si sono dati, altrimenti sembra che qui ci sia solo qualcuno che lotta per rilanciare e salvare un’azienda pubblica e non far licenziare i lavoratori“.