Napoli – Continua il percorso di ristrutturazione e riorganizzazione dell’Anm. Dal ieri è partita la seconda fase di applicazione del “piano di esodo incentivato” finanziato dal Fondo regionale per le aziende di trasporto pubblico locale in crisi. Altri venti lavoratori lasciano così l’azienda di via Marino su base volontaria seguendo le 39 unità già fuoriuscite il primo aprile scorso. Sempre al primo maggio ulteriori 11 lavoratori hanno raggiunto l’età pensionabile naturale sommandosi agli 8 di aprile scorso.
L’amministratore unico e il direttore generale dell’Anm, anche in questa seconda occasione, hanno voluto salutare tutti i lavoratori in uscita questa mattina nella sede direzionale dell’Azienda napoletana mobilità. «Con la procedura aperta di esodo incentivato, l’Anm prosegue il percorso di ristrutturazione aziendale – afferma l’Au Nicola Pascale – Con le uscite dell’1 maggio si consegue una riduzione del costo del personale di circa 1 milione di euro l’anno». La misura di incentivo all’esodo interessa soltanto il personale indiretto e la sua applicazione, che tra giugno prossimo e fine 2018 comporta ulteriori 60 uscite volontarie, riequilibra e snellisce la struttura organizzativa. «Insieme ad altre misure di natura organizzativa e finanziaria che l’azienda sta mettendo gradualmente in campo – conclude Nicola Pascale – lavoriamo al rilancio dei servizi di trasporto pubblico per la città». I vertici aziendali hanno colto l’occasione per esprimere un ringraziamento alla Regione Campania che ha garantito le risorse necessarie alla copertura finanziaria e ai sindacati per il senso di responsabilità mostrato in tutte le delicate e complesse fasi delle procedure di esodo.
Anm, altri venti lavoratori in esodo volontario: “Risparmio di oltre 1 milione”
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