Napoli – Aiuole “tombate” con il cemento, i privati risolvono la questione anticipando un Comune sempre più a corto di giardinieri e risorse economiche. Succede nelle centralissima via Foria, dove stamattina grazie alla collaborazione dello storico ristorante “A Figlia d’o Marenaro” sono stati liberati tre alberi le cui fossette erano state cementate da ignoti qualche tempo fa.
A dare notizia dell’iniziativa è il consigliere comunale Marco Gaudini: «Come presidente della commissione Ambiente avevo segnalato alle autorità competenti questa vicenda e alla fine siamo riusciti a salvaguardare un piccolo pezzo del nostro patrimonio arboreo grazie al fondamentale apporto di una realtà che da anni rappresenta un pezzo importante di quel territorio e delle sue tradizioni».
Anche l’Amministrazione ha comunque provato a dare il proprio contributo: «Il tutto – spiega il consigliere Gaudini – è avvenuto sotto la supervisione di un agronomo del servizio Verde della città del Comune di Napoli, che ringrazio. Così come ringrazio gli operai messi a disposizione dal ristorante che ha mostrato su questo tema una sensibilità non scontata». A ribadire il concetto di pensa poi il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: «Napoli è piena di aiuole cementificate per errore nel corso di lavori o volutamente da chi ha interesse a far morire le piante e gli alberi, a cominciare dai parcheggiatori abusivi e, quindi, ogni volta che si liberano degli alberi è una notizia da sottolineare, soprattutto in una città come Napoli dove c’è poco verde e quello che c’è non sempre è manutenuto».
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