Con la firma apposta nel pomeriggio di ieri, è ufficialmente nata la rete aeroportuale unica campana. La Gesac che gestisce l’aeroporto di Capodichino a Napoli e la società di gestione dell’Aeroporto spa che si occupa dello scalo Costa d’Amalfi di Salerno si sono uniti nella fusione siglata ieri dai due vertici, Roberto Barbieri, per Gesac ed Antonio Ferraro per l’aeroporto di Salerno.
Al di là dei passaggi legali e societari, tecnicamente si tratta di una fusione per incorporazione, l’unione, sul piano operativo, significa da subito lo spostamento da Napoli a Salerno di 4500 voli di aviazione generale. Per Capodichino la possibilità di alleggerire un traffico che è diventato insostenibile per lo scalo aeroportuale di Napoli. Per il Costa d’Amalfi il significato, però, va bene oltre. Innanzitutto un futuro garantito, dopo una serie di turbolenze che, nel corso degli anni, ha messo in crisi la sopravvivenza dello scalo stesso, tra fondi e concessioni da rilasciare.
In più la fusione con Gesac offre la certezza di riuscire finalmente a completare il piano di allungamento della pista ed il masterplan che consentirà all’aeroporto di Salerno lo sviluppo atteso da tempo. In precedenti occasioni, a commento della fusione, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, tra i fautori della nascita della rete unica aeroportuale campana, ha annunciato che in 3 anni lo scalo salernitano entrerà in funzione a pieno regime. Si prevede che, in questo arco di tempo, da Salerno possa viaggiare un flusso di almeno tre milioni di passeggeri in più.