Addio Napoli, è il caso di dirlo. Secondo uno studio elaborato dall‘Istat per il settimanale “L’Espresso” sarebbero 80mila gli emigranti tra i 18 e i 30 anni che ogni anno, dal 2008 a oggi, fanno le valigie in cerca di un futuro migliore. In cima a questa classifica c’è Napoli: a cui hanno detto addio 6.501 ventenni in otto anni. È la cifra più alta, seguita dai quattromila ragazzi che hanno lasciato Messina, i tremila in fuga da Taranto, da Reggio di Calabria, Palermo, Bari e Cagliari.
Lo studio non interessa anche i comuni dell’hinterland napoletano. Basti pensare che solo a Torre del Greco sono 1903 i giovani che hanno fatto le valigie, a San Giorgio a Cremano sono 1357, ad Arzano 1168, a Torre Annunziata, Ercolano e Portici sono poco più di 1000. Un vero e proprio esodo che creerà un impoverimento del tessuto culturale del territorio oltre all’invecchiamento della popolazione. A far compagnia a Napoli e alla sua provincia in questo triste primato c’è la Sardegna che tra Monserrato di Cagliari, Carbonia o Assemini, conquistano il podio della risacca: queste città hanno perso un quarto dei propri ragazzi, dal 2008 ad oggi.
Addio al sud. Non basta il mare, il clima e il buon cibo per trattenere decine di giovani. Servono speranze, prospettive e lavoro.