Il Lunedì è sempre il giorno più critico della settimana, quello in cui dopo il relax del weekend ricomincia tutto e si riprende la routine fatta di lavoro, scuola, impegni. Anche in piena estate, rimane il giorno della settimana più odiato. Le statistiche dicono che tutti, ma proprio tutti odiano il lunedì, non solo perché si ritorna al tran tran quotidiano, ma anche perché è il giorno in cui non riesci a svegliarti, non ti va di ricominciare una settimana di impegni, e in genere si è meno propensi ad avere stimoli positivi. Dopo il sabato e la domenica passati nell’ozio più assoluto, dedicando il nostro tempo agli amici o alle nostre passioni, ricominciare col piede giusto può essere un problema. Lavorare di lunedì sembra essere un’impresa ai limiti delle possibilità umane. Tanto da provocare ansia, malumore e addirittura disperazione.
Una ricerca fatta dall’ Università del Vermont ha stabilito che in rete è il giorno con l’umore più nero tra gli utenti. Una ricerca attuata attraverso l’analisi di milioni di tweet dove sono usciti fuori anche lunedì peggiori degli ultimi dieci anni.
Lo strumento creato dai ricercatori si chiama ‘Edonometro’ dal greco, edoné cioè piacere e ha come scopo quello di ‘misurare la felicità’ su Twitter. L’algoritmo dell’edonometro analizza 50 milioni di tutti i tweet scritti in inglese nel mondo, che equivalgono circa al 10% del traffico totale del social network. Un’analisi basata sulle 10mila parole inglesi più usate su una ‘scala di felicità’, restituisce come risultato una media di quanto i nostri tweet siano tristi o allegri.
Il peggiore inizio di settimana registrato su Twitter è stato lo scorso 2 ottobre, all’indomani della strage di Las Vegas nella quale sono morte 58 persone. Nel registro dei peggiori lunedì degli ultimi undici anni compaiono anche l’attacco al ‘Pulse nightclub’ in Orlando nel 2016, l’assalto di Charlottesville e l’omicidio di un poliziotto a Dallas lo scorso anno, che così rendono evidente l’impatto che hanno questi eventi sul nostro umore. Il quinto lunedì più triste registrato finora è il primo dopo l’elezione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.