Home Editoriale Multe automobilistiche, da febbraio si cambia: “sorprese” via mail

Multe automobilistiche, da febbraio si cambia: “sorprese” via mail

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Finalmente. Dopo tanti minuti persi a cercare di convincere i Vigili Urbani a non farmi il verbale, è arrivata la soluzione. Da febbraio le notifiche delle multe potranno arrivare tramite la casella di posta elettronica certificata (PEC). Infatti, gli automobilisti che ne possiedono una riceveranno la sanzione dell’infrazione al codice della strada per email (Decreto Legge numero 69 del 2013 appena diventata operativa a seguito dell’emanazione da parte del Ministero dell’Interno del Decreto del 18 dicembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio).

Non potremmo più chiedere di chiudere un occhio: “La prego strappi la multa, ancora non è compilata tutta”. Ora ci toccherà dire: “Non alleghi il verbale, non prema invio, c’è ancora tempo. No il click NO”.

Se non avete fatto la PEC o al momento dell’infrazione risultasse scaduta, funzionerà ancora il vecchio metodo postale aggiungendo al verbale i costi di notifica.
Non è tutto. Se al momento della contestazione saremo presenti sul posto, dovremo comunicare noi guidatori alle Forze dell’ordine l’indirizzo della casella postale.

Per quello che riguarda i termini di pagamento e impugnazione legati alla notifica, è bene precisare che questa si intenderà spedita “nel momento in cui viene generata la ricevuta di accettazione” e si riterrà notificata “nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna completa del messaggio PEC”.

Da notare che entrambi i messaggi vengono generati in automatico, indipendentemente, quindi, dal fatto che la mail sia stata vista o letta dall’interessato. La comunicazione elettronica dovrà avere come oggetto la dicitura “Atto amministrativo relativo ad una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada” e dovrà includere come allegato la copia del verbale, sottoscritta con firma digitale, e la relazione di notifica.
Da febbraio dunque sarà un’illusione anche strappare la multa o magari provare con la supercazzola tognazziana leggermente modificata: “La multa la invii a comesefosseantani@pec.it”

Fiorella Viola

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