“Mi complimento con la Procura della Repubblica di Napoli, la Direzione Distrettuale Antimafia e con i Carabinieri del Noe di Caserta per l’incessante impegno profuso nelle investigazioni sui crimini ambientali perpetrati in un territorio particolarmente delicato come quello della Terra dei Fuochi. Un grande impegno che oggi ripaga tutta la collettività con l’aver messo fine ai crimini contro l’ambiente di questa organizzazione attiva nel Casertano”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato la notizia della conclusione dell’indagine denominata dagli inquirenti ‘Dirty Iron’, relativa allo smaltimento illecito di rifiuti speciali, coordinata dai magistrati della DDA di Napoli con l’ausilio dei Carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale, che hanno dato esecuzione ad 8 misure cautelari personali, a un decreto di sequestro preventivo per uno stabilimento industriale e di 2 automezzi.
Le misure sono state disposte dal GIP presso il Tribunale di Napoli per i reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, associazione per delinquere, falso, gestione illecita di rifiuti, ipotizzati nei confronti dei titolari ed operai di una azienda di San Tammaro (Caserta).
Traffico di rifiuti nel Casertano, Costa: “Indagine importante per collettività”
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