Caserta – Hanno ripreso di recente il business illecito del contrabbando di sigarette dopo esserne stati protagonisti durante il boom dei decenni scorsi, quando il traffico dava da mangiare a migliaia di persone, soprattutto nel Napoletano, ma fu poi smantellato negli anni ‘90 da magistratura e forze dell’ordine.
Un traffico ancora molto remunerativo e che oggi, diversamente a 30 anni fa, sfrutta la rotta balcanica, quella via terra, e non piu’ la rotta marina tramite imbarcazioni veloci, come succedeva a Napoli o in Puglia.
Da tempo la situazione viene monitorata e oggi undici contrabbandieri, residenti nel capoluogo partenopeo, nei comuni dell’hinterland di Caivano, Arzano, Melito, Casoria, Ercolano, e in quello casertano di Gricignano d’Aversa, sono stati raggiunti dai provvedimenti emessi dal Gip del Tribunale di Napoli Nord per aver movimentato nell’ultimo anno circa 80 tonnellate di sigarette di contrabbando per un valore commerciale di 11 milioni di euro; per cinque indagati, tra cui gli storici contrabbandieri Gennaro Esposito, 63 anni di Napoli, e Giuseppe Turco, 53enne di Casandrino, è stato disposto il carcere, mentre per altri quattro i domiciliari e per due gli obblighi di firma. Le indagini sono state realizzate dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Aversa, che ha sequestrato anche 10 tonnellate di “bionde”.
Nell’ultimo anno, da settembre 2016 ad oggi, sono stati 150 gli interventi della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Caserta che hanno permesso di segnalare all’Autorità Giudiziaria 101 soggetti e di arrestarne altri 31. In totale le Fiamme Gialle hanno sequestrato 18,5 tonnellate di sigarette (circa 1 milione di pacchetti), di cui ben 12 tonnellate di “Cheap White”.