Caserta – Si chiama Alessio Spaziano, 26 anni, il camionista casertano che ha investito e ucciso il sindacalista Adil Belakhdim ieri durante un presidio a Biandrate, nel novarese. Spaziano vive a Baia e Latina, nell’Alto-Casertano, con la moglie e due figli piccoli di 2 anni e mezzo e un anno, lavora per un’azienda di Castellammare di Stabia che si occupa di cibi surgelati; il giovane ogni settimana effettuava consegne al Nord per poi tornare a casa nel weekend.
Anche ieri, sembra che avesse scaricato i propri prodotti presso la Lidl e doveva tornarsene. Subito dopo il fatto, Spasiano, che in un primo momento si era allontanato con il suo mezzo, ha telefonato al suo padrino di cresima, un sovrintendente della Polizia di Stato residente a Dragoni, comune vicino a Baia e Latina di cui il 26enne è originario; al padrino ha raccontato ciò che aveva fatto, e subito il poliziotto gli ha detto di “tornare indietro, perchè altrimenti passerai guai peggiori”. Il giovane si è poi costituito ai carabinieri. Ed intanto sui social, in particolare sul profilo facebook di Spasiano, sono tante le persone che stanno postando commenti molto duri, alcuni di cattivo gusto, verso il 26enne. “Hai lasciato i tuoi figli e quelli di Adil senza un padre, sei una delle persone più sudicie che ci possano essere, marcirai in galera”; “Io so perché hai accelerato, ma devi pagare. Peccato i tuoi figli pagheranno con te.”
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